Aguasaltas.com – Un villaggio nella rete; di Luís Galvão Teles
Distribuita in Italia dalla coraggiosa Kitchenfilm, l’operazione dell’ex cineasta militante Galvão Teles è quella già sperimentata con successo dalle commedie britanniche di provincia tanto fortunate ai botteghini negli ultimi due decenni, da Svegliati Ned a L’erba di Grace, fino al recente Tamara Drewe: la piccola comunità, placida e abitudinaria, alle prese con la minaccia dell’imprevisto e dell’elemento esterno
Pedro, giovane ingegnere di Lisbon
Se Gesù vivesse ai nostri giorni, avrebbe un sito internet, non c’è dubbio, esordisce padre Felicidade all’assemblea cittadina convocata da Pedro per decidere la sorte del dominio web. E quindi è possibile che, se davvero il sito vale così tanto, gli abitanti di Aguas Altas non possano trarne un po’ di benefici?
Ci pensa la Kitchenfilm a distribuire questa piccola commedia portoghese prodotta e uscita in patria nel 2007, ricordandoci che a Natale se non si riesce più a ridere nemmeno con e dei cinepanettoni si può, almeno, sorridere davanti ai vizi e ai pettegolezzi di una provincia remota quanto archetipa. L’operazione dell’ex cineasta militante Galvão Teles, è quella già sperimentata con successo dalle commedie britanniche di provincia tanto fortunate ai botteghini negli ultimi due decenni. Da Svegliati Ned a L’erba di Grace, fino al recente Tamara Drewe: la piccola comunità, placida e abitudinaria, alle prese con la minaccia dell’imprevisto e dell’elemento esterno spiana la strada ad una sceneggiatura piuttosto prevedibile, e alla rappresentazione di una collettività prototipo, con tanto di sindaco maneggione, matriarche pettegole e finto scemo del villaggio desideroso di viagra. Non mancano le incursioni dall’esterno, che minacciano ma poi si rivelano innocue e addirittura risolutrici del conflitto.
Eppure, nonostante percorra un terreno sostanzialmente battuto, anche se altrove e con altra autoironia, Aguas Altas non annoia. Sarà che del Portogallo e del suo cinema si vede e si sente troppo poco. O forse sarà, piuttosto, che il film è intriso di una sottile, serpeggiante vena di cattiveria che ad un certo punto – l’assemblea cittadina e la votazione sul da farsi, la possibilità di guadagno fanno venire fuori il peggio da ogni bravo e placido paesanotto – fa sperare in un po’ di rivelatorio smascheramento alla Dogville.
La cattiveria evapora presto, o torna semplicemente al suo posto, nel vaso di Pandora che l’aveva lasciata scappare per un po’, i finti buoni tornano buoni, e i finti cattivi lo diventano. Però il dubbio di Galvão Teles resta, nonostante i baci e gli abbracci e la festa finale, quasi come se il lieto fine fosse nient’altro che un’ipotesi beffarda. E mai come ora, nel villaggio iperglobale del web e delle multinazionali, tutto il mondo è paese.
Titolo originale: Dot.com
Regia: Luís Galvão Teles
Interpreti: João Tempera, Maria Adànez, Marco Delgado, Isabel Abreu, Margarida Carpinteiro, Lia Gama
Distribuzione: Kitchenfilm
Durata: 103’
Origine: Portogallo, 2007