Alterazioni – altre (n)azioni. Il piacere segreto di violare confini

La visione conosce armi soggioganti: fa dello sguardo un viaggiatore clandestino, conficcando bandiere alle frontiere dell'anima

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BANDO BORSE DI STUDIO IN CRITICA, SCENEGGIATURA, FILMMAKING

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di Caterina Donato

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I film non possono cambiare la realtà, ma semmai lo stato di coscienza di un individuo


 (Kim Ki-duk)


 


 – GENESI –


 


In principio fu il potere dell'immagine: verbo dirompente e feroce.


L'impatto è più rapido della parola, più violento del suono.


Non vi è il tempo di immunizzarsi.


Basta un'occhiata.


Per rapire il pensiero.


 


Quando l'immagine acquista dinamismo, il corpo si fa cinema.


Diventa linguaggio e coinvolge altre grammatiche.


In questo combo felice le arti convivono tutte.


Nulla stride.


La forza dell'impatto aumenta.


Il suo potere anche.


 


Non più il solo pensiero, ora la cattura è quella dei sensi. 


 


 


1 – PERVASIONE –   l'irretimento


 


Il primo atto di conquista è subitaneo e insidioso.


Lo sguardo è intessuto in una ragnatela di suggestioni solleticanti. 


Il cuore diventa un morbido puntaspilli:


tanti aghi lo pizzicano scuotendone il torpore


e l'occhio, mai ebbro, fagocita orizzonti.


 


 


2 – INVASIONE –  la resa


 


Dentro è già territorio minato: sterile ogni tipo di difesa, vanificate le precauzioni.


In angoli reconditi esplosioni potenti e fuochi fatui


singhiozzi e risa,


perdite e


ritrovamenti,


 


scoperte.


 


In ogni caso, scoperte.


 


 


3 – EVASIONE    trauma del ritorno


 


Chiedersi se avvenga nel mentre o alla fine,


rispondersi: probabilmente entrambe le volte.


 


Con una sostanziale differenza:


 


rapida ed esaltante moltiplicazione è la visione,


 


benefica sintesi aggiuntiva la sua fine.


 

Prima affogare incautamente negli stimoli e poi maturare il lutto.

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