L'agenda lo presentava come poco promettente, e il week-end ha rispettato le attese: l'unica sorpresa è quella di vedere la produzione francese Taken in testa alla classifica degli incassi. Sceneggiato da Luc Besson, il thriller con un redivivo Liam Neeson era uscito in Italia già la scorsa estate con il titolo Io vi troverò, senza lasciare alcun ricordo nel pubblico.
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BANDO BORSE DI STUDIO IN CRITICA, SCENEGGIATURA, FILMMAKING
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L’agenda delle uscite prometteva un week-end poco emozionante, e i dati delle entrate nelle sale americane hanno confermato le attese. Fa comunque sempre effetto vedere arrivare al primo posto un film come Taken, produzione francese arrivata in Italia la scorsa estate come Io vi troverò, senza lasciare però alcun ricordo. Invece, negli Stati Uniti la sceneggiatura di Luc Besson sta funzionando molto bene, e sta riportando al centro dell’attenzione una star dimenticata come Liam Neeson: la sua vecchia spia che si mette sulle tracce della figlia rapita ha conquistato ventiquattro milioni di dollari, e ha spodestato dopo due settimane il comico Kevin James, mattatore di gennaio con il suo sorprendente Paul Blart: Mall Cop, che vede ormai l’obbiettivo dei cento milioni. E’ stato invece Clint Eastwood a superare la significativa soglia, traguardo che ha fatto di Gran Torino il suo maggiore successo commerciale. Non hanno invece brillato le new entries, che si presentavano per altro come poco allettanti: solo The Uninvited – horror dell’esordiente Charles Guard – ha raggiunto il podio, con il modesto bottino di dieci milioni. Dopo un esordio confortante, è crollato anche Underworld: Rise of the Lycans, sprofondato al settimo posto: abbinato al flop di Inkheart, il pesante calo di presenze ha dimostrato ancora una volta le difficoltà del fantasy, che in questa stagione ha visto imporsi solo Twilight. In attesa delle premiazioni, pare essersi esaurito anche l’effetto Oscar: anche i film nominati – fatta eccezione per The Reader, comunque fermo al quindicesimo posto – hanno subito un forte ridimensionamento, e dei titoli in lizza solo Slumdog Millionaire è riuscito a mantenersi tra i primi dieci.
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Rivista Sentieriselvaggi21st
Scuola di Cinema
"Io vi troverò" era un film molto ben fatto, dal ritmo furibondo, serratissimo e incalzante. Un action in cui non ci si annoiava, ma al contrario ci si divertiva, eccome: una rarità, quindi! Molti spettatori se ne erano accorti e il film piaceva moltissimo, anche se era stato distribuito marginalmente e senza lancio pubblicitario. Chi invece ha toppato di brutto è stata gran parte della critica (non tutta), che lo ha bocciato per motivi moralistici, accusandolo di essere razzista e quindi brutto!