Box Office USA 2/11/2009

Halloween è di Michael Jackson. Il documentario tratto dagli ultimi giorni della sua vita – in preparazione della sua tournee a Londra mai realizzata – è balzato in vetta alla classifica degli incassi americana, anche se non ha raggiunto cifre tali da scalfire l'apatia autunnale. This Is It ha comunque battuto Paranormal Activity, che ha raggiunto una distribuzione da blockbuster e si avvia a superare i cento milioni di dollari.

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BANDO BORSE DI STUDIO IN CRITICA, SCENEGGIATURA, FILMMAKING

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Forse non è del tutto casuale che This Is It sia uscito nel week-end di Halloween: i legami di Michael Jackson con l’horror sono noti sin dai tempi di Thriller, il celebre videoclip che è diventato nel tempo uno dei migliori cortometraggi di John Landis. Il documentario sugli ultimi giorni di vita della celebre pop-star, dedicati alla preparazione dei concerti che avrebbe dovuto tenere a Londra tra l’autunno del 2009 e la primavera del 2010 si è ovviamente trasformato in un tributo alla sua carriera artistica, e ha attirato tutti quei fan ancora scossi dalla notizia della sua morte misteriosa. Il film è balzato in vetta alla classifica, anche se non ha raccolto cifre tali da gridare al miracolo: nella prima settimana, il suo bottino ha superato di poco i trenta milioni di dollari, ma è comunque riuscito ad avere la meglio su Paranormal Activity. Il film di Oren Peli ha finalmente raggiunto una distribuzione da blockbuster (dopo un mese di circolazione sotterranea, con le sale prese d’assalto dal pubblico), e ha così collezionato altri sedici milioni: adesso, è vicino ai cento complessivi, e persevera nello stupire tutti. Costato appena diecimila dollari e distribuito dalla Paramount su stretto consiglio di Steven Spielberg – che lo ha visionato durante i due anni di purgatorio in cui il titolo ha vagato tra i festival e le discussioni tra appassionati – è salito sul podio per la terza volta consecutiva e ha stracciato diretti concorrenti come Saw VI e Halloween II, che anche con l’onda lunga della notte delle streghe sono riusciti a portarsi a casa pochissimi dolcetti. L’autunno continua comunque ad imperversare, e a portarsi via vittime illustri: se Couples Retreat e Where the Wild Things Are non si muovono da una stentata e vana corsa al recupero del budget, Astro Boy della Summit Entertainment – tratto dal celebre anime di Osamu Tezuka – si è rivelato un disastro totale, che ha rischiato di centrare una involontaria impresa: mancare i dieci milioni in quindici giorni, catastrofe degna dei peggiori flop della storia di Hollywood.

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