CANNES 64 – “Aki è un regista che usa la voce”. Incontro con Aki Kaurismaki, Jean-Pierre Daroussin, André Wilms e Fabienne Vonier
Secondo film girato in Francia, dopo Vita da bohème, Le Havre riporta sulla Croisette Aki Kaurismaki, giunto alla sua quarta competizione e premiato per L’uomo senza passato con il Gran Premio della Giuria. Nel cast, oltre a Jean-Pierre Daroussin e Jean-Pierre Léaud, il protagonista di Vita da bohème, André Wilms, che interpreta un uomo la cui vita verrà cambiata dall’incontro con un giovano africano immigrato illegalmente
![aki kaurismaki aki kaurismaki](https://www.sentieriselvaggi.it/wp-content/uploads/public/articoli/41998/Images/aki kaurismaki.jpg)
C’è meno ironia in questo film rispetto ai suoi lavori precedenti?
Aki Kaurismaki: Quando guardo le persone che abitano questo mondo, vedo che non esiste speranza per il nostro pianeta. Così, per evitare di sprofondare in questo disastro, il mio film è innanzitutto un tentativo di fuga nell’intrattenimento. Ero già disincantato di fronte a molte cose fin dall’età di dieci anni, ma allora cercavo di fingere in modo da poter dare speranza agli altri.
Come è stato lavorare con Aki Kaurismaki?
Jean-Pierre Daroussin: Aki riesce a comunicare il suo carisma anche sena l’aiuto delle parole. E’ esattamente l’opposto del presidente francese. Aki riesce a creare un mondo mettendo insieme piccoli pezzi, mentre il presidente della Francia sta riducendo il mondo in pezzi!
E per lei come è stato lavorare con Aki Kaurismaki?
André Wilms: Non esistono più oggi le grandi voci del cinema, come quella di Gabin… Tutto è ormai solo sussurrato. Si fanno meno errori se si parla così piano, ma non è più la stessa cosa di prima. Aki è un regista che usa la voce.
Con cosa ha girato il film?
Aki Kaurismaki: La macchina da presa che ho usato apparteneva a Ingmar Bergman. Ma Bergman ci ha fatto solo due film, mentre io diciotto, quindi non è più la sua macchina da presa… Che possa riposare in pace.
Cosa può dirci di Aki Kaurismaki?
Fabienne Vonier: E’ un artefice genuino in ogni film che gira e lavora come un troiano. E’ un vero poeta, capace di mischiare lo humor con la modestia.