Si è tenuta oggi la conferenza stampa di Megalopolis, l’atteso nuovo film di Francis Ford Coppola, in concorso alla 77ª edizione del Festival di Cannes. Oltre al regista (nonché produttore e sceneggiatore), hanno partecipato anche diversi membri del cast, da Adam Driver a Giancarlo Esposito, da Aubrey Plaza a Nathalie Emmanuel, passando per Jon Voight, Talia Shire e Laurence Fishburne.

--------------------------------------------------------------
KIM KI-DUK: LA MONOGRAFIA DEFINITIVA!

--------------------------------------------------------------

A proposito della proiezione ufficiale che si è tenuta nella giornata di ieri e della successiva standing ovation ricevuta da parte del pubblico in sala, Coppola ha affermato: “Ho provato una strana combinazione tra il sollievo e la gioia. Non è un’emozione che posso restituire con una sola parola, ma è stato il coronamento di un percorso nato dopo 37 anni durante i quali ho avuto quest’idea, ho provato a metterla in atto dovendola poi abbandonare fino al punto di convincermi di non poterla più metterla da parte.”

----------------------------
UNICINEMA QUADRIENNALE:SCARICA LA GUIDA COMPLETA!

----------------------------

A proposito di Megalopolis, ha poi motivato la scelta di trasporre in chiave moderna vicende storiche legate all’Antica Roma: “Gli Stati Uniti sono nati ispirandosi a Roma. Loro, come in seguito noi, non volevano un re, così hanno creato la repubblica ed il senato. Abbiamo anche costruito le nostre città pensando a quelle romane. E anche adesso ciò che sta accadendo alla nostra democrazia è esattamente ciò che accadde a Roma quando perse il suo assetto repubblicano” ha commentato Coppola, mostrando una certa preoccupazione sull’attuale situazione politica americana. “Ad oggi gli unici a poter illuminare la società sono gli artisti, che sono il faro della contemporaneità. Non parlo di Trump perché al momento non è in carica, ma globalmente è evidente una nuova tendenza verso l’estrema destra, persino verso il neofascismo, il che è spaventoso per tutti coloro che sono abbastanza anziani da ricordarsi gli orrori della Seconda guerra mondiale”.

Quando il focus si è spostato sugli attori, Giancarlo Esposito ha definito il regista “un visionario”: “Avrei voluto chiedere tantissime cose a Francis a proposito dei dubbi che avevo, ma mi sono fidato, sapendo che lui sarebbe stato di creare tutto ciò che io non ero in grado di vedere sul momento”. Coppola ha quindi ringraziato i membri del cast: “Megalopolis è stato il frutto di una vera collaborazione. Loro hanno fatto il film, non solo in quanto interpreti”, focalizzandosi poi in particolare sul ruolo di Adam Driver: “La sua performance è stata grandiosa, ma è stato molto utile anche in fase di montaggio, suggerendo attivamente cosa dovesse essere inserito o cosa andasse invece tagliato”. L’attore ha poi confermato, commentando: “Si potrebbe pensare che se progetti un film per oltre 40 anni, vuoi fare tutto a modo tuo. In questo caso però è stato l’opposto e ciò dimostra la generosità di Francis, disposto a mettersi in discussione e a prevedere la possibilità di sbagliarsi”.

Dopo aver rimesso mano al materiale di alcuni suoi precedenti film (Il padrino – Parte III e Apocalypse Now su tutti), Coppola ha affermato: “Modifico i miei lavori per due motivi. Innanzitutto perché li possiedo, e li possiedo perché nessuno quando li ho prodotti li ha poi voluti comprare. In secondo luogo li modifico perché rivedendoli mi accorgo di alcuni difetti. Ad esempio non ho mai rimontato La conversazione perché mi piace così e stessa cosa per Il padrino. Se un giorno potrò migliorare anche Megalopolis lo farò, ma non credo succederà a breve perché sto già lavorando ad una nuova sceneggiatura.”

Grande spazio è stato dedicato anche ai commenti sulla lunga gestazione del film, che il cineasta ha finanziato interamente di tasca propria (il budget ammonta a 120 milioni di dollari), vendendo parte delle sue proprietà e aziende: “Molte persone prima di morire hanno parecchi rimpianti legati a cose che non hanno fatto. Io invece sarò soddisfatto e quindi quando morirò non avrò il tempo di rendermene conto, perché sarò impegnato a pensare a tutte le cose che ho fatto. Non mi è mai interessato dei soldi, non ho paura di perderli. Ciò che importa sono gli affetti: gli amici ti deludono, il denaro può evaporare.”

Megalopolis, nonostante le acquisizioni per i mercati esteri, non ha ancora un distributore negli Stati Uniti, con la conseguente possibilità che il film approdi direttamente su qualche piattaforma streaming. “Ho paura che l’industria cinematografica sia più impegnata a ripagare enormi debiti. Le storiche società di produzione pensano più alle obbligazioni da corrispondere che a produrre buoni film. Ci sono quindi nuove società come Amazon o Apple che hanno molti soldi da investire pronte a subentrare. Non so se gli Studios a cui siamo affezionati esisteranno ancora in futuro.”

In chiusura della conferenza, c’è stato spazio per un aneddoto raccontato da Talia Shire, sorella di Francis Ford Coppola: “Quando mio fratello aveva nove anni era paralizzato per la poliomelite. Ma quando in quello stato nessuno riusciva a stare in piedi, lui aveva deciso di ricominciare a camminare, iniziando a forzarsi ogni giorno per un anno fino a riuscirci. Era già un visionario. Ed è ancora così, quando lavori con Francis tutto è diverso, arrivi sul set e lui è lì pronto a guidarti verso il futuro”.

----------------------------
SCUOLA DI CINEMA TRIENNALE: SCARICA LA GUIDA COMPLETA!

----------------------------