Due o tre cose. A proposito del cinema di Armando Ceste.
Quello della memoria è il segno, denso e emozionale, teorico e ideologico, che fluisce nell'opera di Armando Ceste, esemplare segno di adesione nel tempo a un progetto, a una militanza necessaria e inscalfibile, a un'idea di cinema dettata dal procedere e dalle conflittualità della vita. La sua è una filmografia nel segno della carne e dell’anima, della funzione soggettiva del montaggio, della musicalità della voce, della memoria di volti che diventano spazi scolpiti nel tempo. Operai della Fiat, Anna Karina, Straub…
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Quello della memoria è il segno, denso e emozionale, teorico e ideologico, che fluisce nell'opera di Armando Ceste, esemplare segno di adesione nel tempo – a partire dalla fine degli anni Sessanta – a un progetto, a una militanza necessaria e inscalfibile, a un'idea di cinema dettata dal procedere e dalle conflittualità della vita, che si contamina con il pulsare del fuoricampo nella “ricostruzione” rigorosa e appassionata di frammenti di Storia e di storie. I suoi sono film-saggi difficili da incasellare, opere dall'identità immediatamente riconoscibile. La sua è una filmografia nel segno della carne e dell’anima, della funzione soggettiva del montaggio, della musicalità della voce, della memoria di volti che diventano spazi scolpiti nel tempo. Operai della Fiat, Anna Karina, Straub… Tenendo sempre presente un punto di vista, estetico e politico, da non dimenticare mai.
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Avvenimenti che ci ri-guardano, di «un passato che non è morto, anzi non è neanche passato», come amava ricordare Ceste. Dove il ricordo e la memoria, e le immagini pre-esistenti, devono produrre nuove immagini, stimolare ancora e sempre nuove strategie di resistenza.
FILMOGRAFIA
La lezione (1969)
I migliori anni della nostra vita (1987)
Donato (1987), Nosferatu, ogni notte di fronte a me (1988)
Das Rastel einer Strasse (1988)
Morire d’amore (1988)
Recita (1990)
L’ultimo nastro (1991)
Lontano dal golfo (1991)
Jean-Marie Straub, la resistenza del cinema (1991)
Finale di partita (1992)
Marzo 1973 – I giorni della Fiat (1993)
Due o tre cose (1994)
Aria di golpe (1994)
Milano 25 aprile (1994)
Mai tardi (1996)
Anna Karina. Il volto della Nouvelle Vague (1996)
Le parole sono importanti (1996)
Jean-Marie Straub. Lezione di cinema (1998)
Viaggio alla fine del mondo (dove le storie vanno a finire) (1998)
Rosso/Askatasuna (a proposito di un primo maggio di guerra) (1999)
Romeo & Giulietta. Il gioco del film (2000)
Abdellah e i suoi fratelli (2000)
Erri De Luca. Dopo Genova (filastrocche sgangherate) (2001)
Libera terra (2002)
Fiatamlet (2003)
Variazioni (2004)
Porca Miseria (2006)
Love difference (2006)
Amoremorte (2007)
Movimento (2008)