DVD – "Immacolata e Concetta, l'altra gelosia", di Salvatore Piscitelli
Salvatore Piscitelli disegna il volto di una civiltà in disfacimento e, senza alcuna facile concessione, senza mai arretrare davanti allo squallore fisico o morale, penetra nei movimenti interiori delle sue due protagoniste, che diventano i corpi instabili attraversati dalla trasformazione e da essa lacerati e sfigurati nell’intimo. Da Ripley’s Home Video
Anno: 1979
Durata:
Distribuzione: Ripley’s Home Video
Genere: drammatico
Cast: Ida Di Benedetto, Marcella Michelangeli, Tommaso Bianco, Lucio Allocca, Lucia Allocca
Regia: Salvatore Piscitelli
Formato DVD/Video: 1.66:1 (16/9)
Audio: italiano Dolby Digital mono
Sottotitoli: inglese, italiano per non udenti
Extra: trailer cinematografico; intervista a Salvatore Piscitelli; galleria fotografica; volume di 24 pagine con testi critici e fotografie dal set
IL FILM
Con uno stile spoglio, distante, terribilmente lucido, eppure carico di una prepotente fisicità che, in tutta la sua crudezza, lascia trasparire il violento e disperato pulsare della vita, Salvatore Piscitelli racconta lo smarrimento, la disgregazione di una realtà, il mondo rurale e la sua cultura arcaica, spogliata delle sue certezze, costretta al cambiamento, votata alla cancellazione dall’avanzare del mondo borghese, dell’universo cittadino ed industriale. E per disegnare il volto di una civiltà in disfacimento, Immacolata e Concetta, l’altra gelosia, senza alcuna facile concessione, senza mai arretrare davanti allo squallore fisico o morale, penetra nei movimenti interiori delle sue due protagoniste, che diventano i corpi instabili attraversati dalla trasformazione e da essa lacerati e sfigurati nell’intimo. Nell’affermazione istintiva e fisica della sua presenza e della sua volontà e nel suo vagare ambiguo, inappagabile, perché costantemente in bilico tra la sicurezza ormai logora e lontana del passato e il fascino carico di promesse del nuovo, Immacolata (Ida Di Benedetto) si muove attraverso le sue contraddizioni, ridefinendo gli equilibri che regolano le sue relazioni, scardinando i ruoli all’interno del suo nucleo famigliare e del rapporto omosessuale che la lega a Concetta (Marcella Michelangeli), una bracciante conosciuta da Immacolata in carcere dopo esser stata condannata per aver tentato di corrompere una minorenne, facendola prostituire per Ciro (Tommaso Bianco), il suo amante e il fornitore della sua macelleria. Economicamente indipendente dal marito – che, nella sua frustrazione, rimane relegato sullo sfondo, costretto a vivere nell’ombra proiettata dalla moglie, e diventa l’incarnazione tragicamente impotente della marginalità della figura maschile all’interno dell’organizzazione famigliare – Immacolata vive nell’immediatezza delle sue passioni, afferma prepotentemente la sua emancipazione e la sua libertà sessuale, impone alla realtà che la circonda il suo rapporto omosessuale con Concetta fino a scegliere di abitare insieme a lei, per poi abdicare alla sua autonomia cedendo alle lusinghe sia sessuali che economiche di Ciro e, attraverso lui, alle promesse di un miglioramento sociale ed economico. I ruoli di Immacolata e di Concetta finiscono per confondersi, per invertirsi quando Immacolata, lacerando e distruggendo la loro passione, tenta di imprigionare, di soffocare Concetta con le sue aspirazioni piccolo borghese, ma Concetta è un corpo rigorosamente definito, chiuso nella sua alterità e nella sua appartenenza ad una cultura arcaica, irrigidito in un radicalismo che non accetta l’avanzare del nuovo, di quell’universo borghese incapace di accettare e di rispettare la diversità, perché da essa minacciato, e per questo Concetta rimane sospesa nel tempo, per questo rimane una presenza destinata tragicamente al fallimento e alla solitudine. Il gesto estremo di Concetta è dunque non solo la vendetta folle di un’amante tradita e resa cieca dalla sua passione, ma anche e soprattutto l’atto disperato del mondo contadino che tenta inutilmente di sopravvivere, di opporsi all’avanzare inesorabile della cultura cittadina e borghese.
IL DVD
Grazie a Ripley’s Home Video esce in dvd il primo lungometraggio di Salvatore Piscitelli, Immacolata e Concetta, l’altra gelosia. Il riversamento, a prescindere da qualche graffio che segna la pellicola, è di buona qualità. Il video restituisce in tutta la sua crudezza la fotografia spoglia e piatta del film. Buono anche l’audio, sempre nitido e disponibile nell’unica versione in italiano mono che rispetta il sonoro monofonico originale. La sezione degli extra contiene un’interessante e lunga intervista divisa in capitoli e curata da Giancarlo Mancini a Salvatore Piscitelli, nella quale il regista racconta i suoi esordi, le vicende produttive di Immacolata e Concetta, l’altra gelosia, descrive il rapporto tra Ida Di Benedetto e Marcella Michelangeli e commenta la loro interpretazione, analizza le scelte formali e narrative del film, parla dei registi ai quali si è ispirato. Sempre dai contenuti speciali è possibile accedere al trailer originale del film e alla bella e ricchissima galleria fotografica. Infine, l’edizione è accompagnata da un libretto di approfondimento con testi critici e fotografie composto da 24 pagine.