DVD – "Immortal Ecstasy" di Desi Scarpone

Gargoyle recupera in dvd un inedito direttamente dal sottobosco home video «made in USA». Immortal Ecstasy di Desi Scarpone è un horror dove i vampiri colpiscono una ridente cittadina californiana, portando scompiglio e mettendo a soqquadro la suburbia americana. Tentativo onorevole ma tutto sommato inconsistente.

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BANDO BORSE DI STUDIO IN CRITICA, SCENEGGIATURA, FILMMAKING

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Titolo originale: Dark Town

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Anno: 2004

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Durata: 83'


Distribuzione:  Millennium Storm.


Genere: horror


Cast: Janet Martin, Delpano Wills, Joel King, Megan Jubach


Regia: Desi Scarpone


Formato DVD/video: 1.85:1 16/9


Audio: italiano (5.1), italiano (2.0), inglese (2.0)


Sottotitoli: italiano


Extra: trailer v.o; galleria fotografica; trailers; credits

IL FILM


Immortal Ecstasy di Desi Scarpone, regista «indie-horror» dedito soprattutto all'home video girato direttamente in digitale, è l'ennesimo inedito che salta fuori dal nulla. Girato in poche settimane, privo di un budget adeguato alle ambizioni di partenza, Dark Town – com'è conosciuto il film oltreoceano -, è  un racconto di vampirismo e violenza. Ambientato nella solitamente solare San Fernando Valley, in piena California, la pellicola procede a strappi, accumulando personaggi e accatastando situazioni sempre più eccessive. Si comincia con un pater familias vecchio stampo, padre-padrone odiato da moglie e figli, che viene contagiato da due homeless provenienti dall'est europeo. Tornato a casa, l'uomo miete vittime tra i suoi familiari e pone le basi per un piccolo inferno in terra che espande gradualmente al vicinato. Unici superstiti: un piccolo gangster di colore e la figlia degenere del potenziale emulo del Conte Dracula. Pur non trattandosi di Spike Lee contro i succhiasangue, il film di Scarpone non si limita ad esplorare la facciata exploitation del genere-spazzatura, piuttosto scava con insistenza in un substrato sociale fatto di conflitti di classe e di complessi edipici. La lotta tra bianchi e neri, nei ghetti, è sufficientemente credibile ancorché tagliata con l'accetta e grossolana. La patina erotica è invece il non plus ultra per pareggiare i conti con i produttori, che chiedono qualche tetta qua e là, insieme a un paio di baci saffici, per non rischiare del tutto il portafogli e poter magari rivendere il prodotto come un b-movie da drive-in per adolescenti in calore. Per forza allora la pellicola è in continuo contrasto tra due binari che vorrebbero essere paralleli ma che finiscono per barcollare, tangendosi. Da un lato aspirazioni e velleità di rinnovare l'horror partendo da un soggetto illustre – il racconto Il vij di Tolstoj – e da dichiarazioni impegnative – il regista dice di essersi ispirato a I tre volti della paura di Mario Bava -, dall'altro un'attenzione morbosa al sesso e al cliché ai limiti del kitsch. Immortal Ecstasy è un allucinato viaggio nel sotto-genere e nella sotto-produzione, dove regia, recitazione, scenografie e musiche sono a voler essere generosi di terza mano, ma in cui risiede anche uno spirito ruspante e pioneristico che dona vivacità e spontaneità a tanto ciarpame. Non siamo di fronte a un capolavoro, per carità, né tanto meno a un bel film, ma in fondo è l'altro lato della medaglia (cinematografica), quello meno scintillante che finché non dura troppo e non si prende eccessivamente sul serio può valere qualche decina di minuti di attenzione.

IL DVD


Il dvd edito da Gargoyle è di fattura interessante. Il comparto video risente di un trasferimento non sempre eccellente, con qualche artefatto di troppo e delle smagliature nella grana originale. Qualità video nella media, con una codifica a circa 5.50 Mb/s e il formato originale rispettato dal quadro anamorfico. La provenienza digitale, probabilmente gonfiata successivamente in pellicola, non impoverisce troppo la visione, complice una fotografia volutamente scarna, grezza come i colori netti che spiccano in primo piano. Discreti anche l'artwork, il packaging e l'authoring del disco, compresi i menu animati di transizione tra le varie sezioni. Più interessante il versante audio, con ben tre tracce italiane: in Dolby Digital 5.1, Dolby Digital 2.0 e DTS. Al contrario l'unica traccia originale, in inglese, è presentata solo in Dolby Digital 2.0 con compressione a 192 Kb/s. Tutte e quattro le possibili selezioni sono nitide, pulite e di buona qualità. Validamente tradotti i sottotitoli, esclusivamente in italiano. Meno curata la parte relativa ai contenuti speciali, che sono davvero pochini, tanto che paradossalmente risulta molto più interessante consultare il sito internet ufficiale del film per ricavarne maggiori informazioni sugli artefici del progetto e sulle varie fasi della lavorazione. Nel dvd trovano posto infatti solamente il trailer originale, non doppiato, e una galleria fotografica con venti immagini tratte direttamente dall'opera. La presenza a parte della scheda tecnica di chi ha curato, e doppiato, l'edizione italiana del film non toglie la sensazione di amaro in bocca mista al rimpianto, perché si sarebbe potuto senza grandi sforzi offrire qualcosina in più.

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