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BANDO BORSE DI STUDIO IN CRITICA, SCENEGGIATURA, FILMMAKING

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Titolo originale: Maimil

Anno: 2001

Durata: 98’

Distribuzione: BiM Distribuzione

Genere: drammatico

Cast: Mirlan Abdykalykov, Sergej Golovkin, Jykytchy Jakpov, Dzylkycy Dzakpov, Alexandra Mitrokhina, Salynbek Sarymsakov, Iuri Sokolov

Regia: Akban Abdykalykov

Formato DVD/ video: Schermo 1.85:1

Audio: italiano Dolby Digital 2.0

 

 

 

 

 

 

“Scimmia” è il soprannome, dovuto alla forma delle sue orecche, del diciassettenne protagonista della storia. E' in attesa di ricevere le carte del suo richiamo al fronte. Nel frattempo trova un lavoretto part-time presso la ferrovia, insieme a due ubriaconi fumatori d'erba. Frequenta un gruppetto di ragazzi nullafacenti suoi coetanei, i quali impegnano il loro tempo ad organizzare festini e a tentare di rimorchiare ragazze.

Vive in casa una situazione difficile a causa del padre che torna sempre a casa tardi la sera ubriaco fradicio. E' a seguito di un brutto litigio, nel corso del quale il padre arriva ad alzare le mani sulla madre, che il rapporto fra i due si fa sempre più teso finchè lei non decide di andarsene e portarsi via i due figli. Scimmia ha, infatti, una sorellina più piccola, l'unica persona con cui ha un rapporto disteso e giocoso.

I suoi rapporti sociali sono, invece, dominati da una tensione di fondo. Osserva, trincerandosi dietro un ostinato silenzio, il circostante mondo dei ragazzi tra i quali si muove quasi come uno spettro, senza avere il coraggio di aprirsi ed entrare in comunicazione con loro, ma rimanendo solo uno spettatore inerme, come quando osserva la ragazza che gli piace, baciare un'altro.

Nulla sembra scalfire il suo muro di tormentata indifferenza, neanche la possibilità di avere il suo primo rapporto sessuale con la prostituta del paese, che gli si offre mentre lui le sta facendo il favore di riportarla a casa. La sofferenza e il disagio di Scimmia, espresse nel suo rapporto con il sesso e le donne, sono quelle della società kirghiza intera nei confronti di un “partner” così ingombrante e potente come la Russia, la cui dittatura ha dovuto mal sopportare per oltre un secolo. L'apparente pacatezza del volto del giovane protagonista si specchia, trovando un'amplificazione e contestualizzazione storica e geografica, nei vasti e silenti paesaggi del paesino kirghizo, dove i cambiamenti storici ma anche culturali e di costume, arrivano come echi lontani, imprecisi ed infine anacronistici.

 

 

La qualità delle immagini, con schermo a 1,85:1, non esprime al meglio le potenzialità del film, che fa dell'immagine il suo punto di forza. Il dvd, distribuito dalla BIM in versione unica, si presenta in maniera molto scarna ed essenziale. All'interno, infatti, si possono trovare soltanto le sequenze del film e una veloce presentazione dei partner della distribuzione. Non sono presenti neanche i sottotitoli e il film è fruibile soltanto in italiano. Rimane incomprensibile la scelta di non arricchire il dvd con preziosi contenuti extra che avrebbero contribuito a rendere l'opera più completa e comprensibile soprattutto per quella vasta parte di pubblico che non si è trovato mai a confrontarsi con questo giovane regista russo, al quale non si rende pienamente giustizia.