DVD – "Necromancer" di Pyapan Choopetch
Necromancer è un horror tanto confuso quanto pretenzioso. La mancanza di brividi, l'assenza di una regia di polso e la storia caotica non convincono né il pubblico italiano, impreparato a un tale pastrocchio tipicamente indigeno, né gli appassionati di cinema orientale, che del cinema thai han visto cose migliori. In divx per Millennium Storm.
Titolo originale: id.
Anno: 2004
Durata:
Distribuzione: Millennium Storm
Genere: giallo/thriller
Cast: Chatchai Plengpanich, Puttichai Amartayakul
Regia: Pyapan Choopetch
Formato DVD/video: 16/9
Audio: Italiano
Sottotitoli:
Extra:
IL FILM
L'uscita di Necromancer di Pyapan Choopetch in Italia sorprende tanto il grande pubblico quanto i cultori del cinema orientale, che dai lidi thailandesi hanno gustato prodotti di gran lunga migliori. L'alveo orrorifico, genere di gran lunga dominante nel Sud Est asiatico insieme alla commedia, non riserva in questo b-movie girato in completa economia sussulti di particolare rilievo. La storia, confusa e farraginosa, di un poliziotto che dà la caccia a un negromante dotato di misteriosi poteri sciamanici, conferma ancora una volta la teoria secondo cui la Thailandia gode della fama di paese dove non si può mai prescidenere da folklore e superstizione, men che meno al cinema. Il raffronto con pellicole simili, perlopiù modeste, vede Necromancer sullo stesso livello del deludente Art of the Devil di Thanit Jitnukol o di Curse of the Sun di Kittipong Panyataweesap, ed è un chiaro segnale d'allarme: il cinema thai e l'horror non vanno di pari passo. Dalla regia zoppicante, che ad ogni inquadratura dichiara spudoratamente la propria voglia di stupire con vezzi tecnici gratuiti, alla sceneggiatura che macina splatter e colpi di scena senza alcuna giustificazione narrativa; dagli attori dagli occhi sgranati alla colonna sonora tamarra a base di chitarroni; tutto stona e suona fuori luogo. Tanto che gli effetti speciali, a base di sangue finto (tanto) e computer grafica (poca e mai a fuoco, low budget permettendo), sembrano paradossalmente il minore dei mali. Choopetch, al debutto, è eterno indeciso tra soprannaturale e poliziesco, e, viste alcune sporadiche soluzioni visive indovinate, è assolutamente un peccato che i suoi momenti di lucidità siano così rari.
IL DVD