DVD – "Prima pagina" di Billy Wilder
L’America degli anni ’20 e i suoi difetti, immortalati in una corrosiva cartolina di Billy Wilder, regista ispirato e crudele. Matthau e Lemmon si scontrano e si inseguono come in un balletto; e la loro idea di giornalismo è un esempio di cinismo duro e puro. Il risultato è una commedia strepitosa. Un bel dvd Flamingo distribuito da Cecchi Gori.
Titolo originale: The Front Page
Anno: 1974
Durata:
Distribuzione: Cecchi Gori
Genere: Commedia
Cast: Jack Lemmon, Walter Matthau, Vincent Gardenia, Susan Sarandon, Allen Garfield
Regia: Billy Wilder
Formato DVD/video: 2.35:1 16/9
Audio: Dolby Digital
Sottotitoli: Italiano
Sottotitoli per non udenti: Italiano
Extra: Vieri Razzini: sul film; Photogallery, Biografia del regista e degli attori principali
IL FILM
Chicago, ruggenti anni ’20: un condannato a morte, forse non colpevole, fugge dal carcere. Un reporter, deciso a troncare con il giornale per sposarsi e migrare a una realtà più tranquilla, dovrà vedersela con il suo superiore, un direttore senza scrupoli che pur di non perdere la sua penna di punta ne inventa di cotte e di crude. Sferzante ritratto di un’America quanto mai attuale, e della professione giornalistica come casta di canaglie disposte a tutto per uno scoop, Prima pagina è una memorabile commedia brillante e sarcastica. L’equilibrio magistrale si regge tutto sui personaggi così tanto particolari e sul loro gioco dialettico. La provenienza teatrale del copione di Billy Wilder e del fido «Iz» Diamond non è un caso: la piéce di Ben Hecht e Charles MacArthur, del 1928, trasposta altre tre volte da Hollywood – da Lewis Milestone, Howard Hawks e Ted Kotcheff –, sconcerta perché rimane, a tanti decenni di distanza, un esempio di lucidità tremendamente valida e uno scorcio di verità credibile ancora oggi, nel secondo millennio. Definita «la commedia più divertente al mondo» (Lietta Tornabuoni, La Stampa) è un affresco corale e disincantato, dove la «strana coppia» di mattatori, costituita dagli amici/nemici Matthau e Lemmon, si completa meravigliosamente; due cinici esempi di cosa possa voler dire essere americani e vivere al massimo in una società alienante e in costante progresso, economico piuttosto che sociale. L’arma adottata da Wilder è la caricatura, amara riflessione sui tempi moderni e sul loro degrado: ossessione e corruzione sono di casa in ogni dove, e l’amoralità di fondo è che prima vengono i soldi e solo successivamente i sentimenti, quando questi ultimi non siano del tutto inariditi. Feroce e caustica, la regia sfrutta bene le scene d’insieme e le inquadra in contesti chiusi, con le quattro mura desolanti – o addirittura una scrivania angusta in cui nascondersi – a incastrare i personaggi, frustrandone la volontà, e al tempo stesso incuneando dialoghi gustosi in un vero e proprio meccanismo ad orologeria. Le gag, gli equivoci, i siparietti sono una via di fuga sprezzante; la loro perfetta calibrazione un piano d’evasione perfettamente riuscito. E’ il ritratto di un’America insicura e decadente, indebolita dagli spauracchi collettivi e da fantasmi di certezze ormai dissolte dal tempo oltre che dai vizi e dalla superbia. Wilder, fustigatore dietro le quinte, utilizza gli attori e le situazioni a proprio agio; e la macchina da presa ne è l’unico perfetto compagno di viaggio. Il successo, garantito per l’ultima volta anche dal nome di una major importante, e la fama duratura dell’opera sono tutto merito loro.
IL DVD
La passione di Vieri Razzini è la miglior introduzione possibile alla pellicola. Nel suo intervento, che dura poco più di un quarto d’ora, il patron della Teodora Film, marchio cui fa capo