È morto il designer Gaetano Pesce

Maestro del design e dell’architettura, muore a 84 anni, alcune delle sue opere sono attualmente esposte nei musei più importanti al mondo

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Nasceva a La Spezia nel 1939 uno dei più creativi e rivoluzionari designer del nostro tempo, Gaetano Pesce, che oggi, 4 aprile, è morto a New York all’età di 84 anni.

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Con grande dolore annunciamo la scomparsa del visionario creatore. Nel corso di sei decenni Gaetano ha rivoluzionato il mondo dell’arte, del design, dell’architettura e degli spazi liminari tra queste categorie. La sua originalità e il suo coraggio non hanno eguali. Nonostante i problemi di salute, soprattutto nell’ultimo anno, Gaetano è rimasto positivo, giocoso e sempre curioso

Dopo aver studiato disegno e architettura allo IUAV di Venezia, si è diviso tra molte città del mondo, tra cui Parigi, Padova, Londra ed Helsinki. Dal 1983 si era stabilito a New York, dove aveva continuato a produrre alcune tra le più brillanti opere di design con il suo inconfondibile stile ironico e rivoluzionario.
Esponente dell’architettura radicale – movimento sperimentale che si sviluppa tra gli anni ’60 e ’70 – Gaetano Pesce è ricordato in tutto il mondo per molte opere di design, come la famosa serie di poltrone UP, da lui progettate per B&B Italia, con le quali si afferma definitivamente l’idea sperimentale che divide la forma dalla funzione. Ancora, Gaetano Pesce partecipò nel 1972 alla mostra Italy: The New Domestic Landscape allestita al MoMa di New York, che rese l’Italia un punto di riferimento d’eccellenza per il design in tutto il mondo, con i suoi Habitat dall’atmosfera apocalittica e post-catastrofica.

Maestà sofferente

Oltre al celebre uso del colore e dei materiali, la sua opera è ricordata soprattutto per la forza comunicativa riguardo alcune tematiche costanti, come la condizione femminile o la critica sociale. Una delle ultime opere diventate iconiche in questo senso è L’Italia in croce, un crocifisso cui è appesa una sagoma sanguinante che prende la forma dello stivale italiano, costruzione che parla provocatoriamente ai giovani chiedendogli di lottare per essere creativi e salvare il nostro paese dalla morte. Altra opera molto discussa è Maestà sofferente, esposta in Piazza Duomo, a Milano, per il Fuorisalone del 2019.

Tra i messaggi di cordoglio spicca quello del sindaco di Napoli Gaetano Manfredini:

«Ci addolora profondamente la scomparsa del Maestro Gaetano Pesce, artista immaginifico e instancabile sperimentatore, che nella sua opera ha saputo coniugare i linguaggi dell’arte, dell’architettura e del design. Da oltre un anno era impegnato nella progettazione di una monumentale opera d’arte pubblica nell’ambito della nostra rassegna Napoli Contemporanea. Un lavoro imponente e al contempo delicato, che avrebbe parlato della nostra città. Valuteremo come valorizzare in ogni caso la sua arte».

Oltre a ciò, Giacomo Pesce aveva alle porte due progetti per la Milano Design Week, una mostra di opere inedite alla Biblioteca Ambrosiana dal titolo Nice to see you e un’istallazione in piazza San Pio XI chiamata L’uomo stanco, tra le più attese del Fuorisalone, che sarà possibile visitare dal 15 al 21 aprile.

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