È morto ieri a 93 anni a Pawling, nella contea di Dutchess nello stato di New York, l’attore e doppiatore statunitense James Earl Jones. Lanciato da Stanley Kubrick in Il dottor Stranamore (1963) nei panni del tenente bombardiere Zogg, ha interpretato oltre 190 film in carriera ha raggiunto la notorietà soprattutto con i personaggi di Alex Haley nella serie Radici. Le nuove generazioni (1979), il perfido Thulsa Doom in Conan il barbaro (1982) di John Milius, il sergente Nelson in Giardini di pietra (1987) di Francis Ford Coppola, il re Zamunda in Il principe cerca moglie (1988) di John Landis, lo scrittore Terence Mann in L’uomo dei sogni (1989) di Phil Alden Robinson, l’ammiraglio Greer in Caccia a ottobre rosso (1990) di John McTiernan,  Giochi di potere (1992) e Sotto il segno del pericolo (1994) di Phillip Noyce. Ha poi doppiato Mustafa in Il re leone (1994) e nel remake shot-for-shot del 2019 diretta da Jon Favreau e Darth Vader nella saga d Star Wars. È stato anche diretto da James Ivori in Jefferson in Paris (1995) e Al Pacino in Riccardo III. Un uomo, un re (1996).

Nel 2012 ha ottenuto l’Oscar alla carriera dopo aver avuto una nomination nel 1971 come miglior attore protagonista per il ruolo del pugile in Per salire più in basso (1970) di Martin Ritt. Ha poi avuto otto candidature agli Emmy vincendone due (La legge di Bird ed Heat Wave. Onda di fuoco, entrambe del 1990) e cinque ai Golden Globe con una vittoria (Per salire più in basso).

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La nostra top 5

Radici. Le nuove generazioni (1979)

Per salire più in basso (1970)

Conan il barbaro (1982)

Il principe cerca moglie (1988)

L’uomo dei sogni (1989)

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