È morto Michael Cimino. Uno dei più grandi cineasti di tutti i tempi, forse il più coraggioso spirito libero di Hollywood, sicuramente tra i protagonisti principali di una stagione irripetibile
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BANDO BORSE DI STUDIO IN CRITICA, SCENEGGIATURA, FILMMAKING
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È morto Michael Cimino. Uno dei più grandi cineasti di tutti i tempi, uno dei più coraggiosi e radicali spiriti liberi di Hollywood, sicuramente tra i protagonisti principali di una stagione irripetibile di cinema americano. Era uno dei registi più amati dalla redazione di Sentieri Selvaggi e presto lo ricorderemo con doverosi approfondimenti. Per ora è giusto dare solo spazio alle immagini dei suoi sette film.
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Una calibro 20 per lo specialista (Thunderbolt and Lightfoot, 1974)
Il cacciatore (The Deer Hunter, 1978)
I cancelli del cielo (Heaven’s Gate, 1980)
L’anno del dragone (Year of the Dragon, 1985)
Il siciliano (The Sicilian, 1987)
Ore disperate (Desperate Hours, 1990)
Verso il sole (The Sunchaser, 1996)
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Uno dei più grandi “crimini” cinematografici mai commessi a danno di noi spettatori è stato privarci negli ultimi 20 anni di un film di Cimino. Spero che nessuno in quel covo di serpenti e squali che è Hollywood si azzardi a fare commemorazioni ipocrite per ricordarlo. Sarebbe più opportuno e dignitoso il silenzio da parte loro.