Enigma Rol, di Anselma Dell’Olio

Tramite ricostruzioni di finzione, interviste e sequenze animate, questo docu-film tenta di districare i nodi di una figura ambigua ma è inadeguato alla materia narrativa trattata.

--------------------------------------------------------------
BANDO BORSE DI STUDIO IN CRITICA, SCENEGGIATURA, FILMMAKING

--------------------------------------------------------------

Rol dichiara di non essere un medium. Rol, cattolico convinto, non crede che l’anima dei morti possa tornare fra di noi e manifestarsi. Crede che, all’atto della morte, l’anima torni alle origini, ma sulla terra possa restare un quid, chiamiamolo pure “spirito”, cioè la carica di vitalità e di intelligenza che l’uomo trasmise alle sue opere. Questo “spirito” può, in determinate circostanze, ripetere cose che aveva fatto durante la vita, non mai creare qualcosa di nuovo o rivelare i segreti dell’aldilà. Il Ravier che tra poco dovrebbe dipingere al buio non è l’anima del defunto pittore bensì quella parte spirituale di lui che fu spesa su questa terra e che qui continuerà a esistere anche fra cento milioni di anni.

Dino Buzzati, Misteri d’Italia

Il compito che Enigma Rol di Anselma Dell’Olio, docu-fiction presentato alla 18ª Festa del Cinema di Roma, deve affrontare è sicuramente complesso. Raccontare Gustavo Adolfo Rol (“Il Maestro? L’Illuminato? Il Sapiente? Il Superuomo?”, citando sempre Buzzati) è impresa ardua. Una figura tanto influente quanto ambigua, dominatrice dei salotti aristocratici torinesi per buona parte del ‘900, e a suo modo sfuggente. Negli anni ’60, con la moda galoppante dello spiritismo, spezza in due l’opinione pubblica tra chi tenta di smascherare i suoi trucchi e chi ne parla come di un essere miracoloso. In tutto questo, Rol si rifiuta categoricamente qualsiasi esame da parte di scienziati o presunti colleghi, alimentando il mistero. Pochissimi, quindi, i materiali audiovisivi che lo ritraggono, mentre si moltiplicano le voci attorno al suo mito.

--------------------------------------------------------------
OFFERTA DI LUGLIO SULLO SHOP DI SENTIERI SELVAGGI!

--------------------------------------------------------------

Dopo i primi frammentari minuti, con la visione dei simboli principali che attraverseranno le testimonianze raccolte, Enigma Rol si adagia in un placido alternarsi di interviste, sequenze animate e ricostruzioni di finzione. Prima fra tutte quella di un presunto colloquio con Benito Mussolini, un episodio di cui non esiste traccia documentale ma a pieno titolo nel canone Rol. Con le animazioni utilizzate praticamente da intermezzo, i primi piani frontali su sfondo nero degli intervistati dominano il film. La gamma degli intervistati varia da amici di Rol, da attrici come Adriana Asti e Paola Gassman, il direttore d’orchestra Riccardo Muti, il pro-prefetto del dicastero per l’Evangelizzazione Rino Fisichella, i giornalisti Giuliano Ferrara e Pietrangelo Buttafuoco. Insomma, una platea piuttosto variegata, ognuna con un punto di vista diverso sul personaggio.

----------------------------
UNICINEMA QUADRIENNALE:SCARICA LA GUIDA COMPLETA!

----------------------------

Questa eterogeneità di punti di vista è tra i maggiori pregi di Enigma Rol (insieme a quella di raccontare nuovamente quello che è uno dei maggiori enigmi della cultura esoterica italiana), che altrimenti si mostra inadeguato alla materia narrativa. Quest’ultima non viene plasmata, ma scavata e setacciata per dividere i credenti (con tanto di reliquia al seguito) dagli scettici. Le didascaliche ricostruzioni con Lorenzo Acquaviva nei panni di Rol sembrano suggerire l’appartenenza dello sguardo di Anselma Dell’Olio al primo gruppo. Sorprende e delude, allora, soprattutto la messa in scena austera, che tratta quell’enigmatico campo di storie e aneddoti come una superficie in cui scavare alla ricerca di tesori nascosti (tenendo vicino all’orecchio qualche voce che suggerisce, invece, la completa inutilità dell’operazione). Così, il mistero di Rol e della sfera occulta rimane una porta chiusa con davanti una folla di persone, ognuna con una chiave in mano senza essersi posti il problema dell’esistenza della serratura.

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
2
Sending
Il voto dei lettori
0 (0 voti)
----------------------------
SCUOLA DI CINEMA TRIENNALE: SCARICA LA GUIDA COMPLETA!

----------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative