Festival dei Popoli 60: il Tempo di Sergei Loznitsa e la Memoria del contemporaneo

Per la 60/ma edizione del festival dedicato al documentario, un omaggio a Sergei Loznitsa e alla sua visione del Tempo. I problemi sociali e ambientali di oggi affrontati con la tecnologia audiovisiva

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Dal 2 al 9 Novembre si svolgerà a Firenze la 60/ma edizione del Festival dei Popoli. A ospitare la manifestazione saranno vari luoghi della città: il Cinema La Compagnia, che sarà la sede principale del festival, il Cinema Spazio Alfieri, l’Istituto Francese di Firenze, il Cinema Stensen, l’Auditorium di S. Apolllonia, la Mediateca Regionale Toscana, lo Spazio Ottagono delle Murate, lo ZAP Zona Aromatica Protetta e  il BUH! Circolo Culturale Urbano.

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Come ogni anno il Festival si prefigge l’obiettivo di portare in Italia le migliori opere di documentario internazionale e in questa edizione sceglie di omaggiare il cineasta Sergei Loznitsa.

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“L’immagine della 60esima edizione − dice Alberto Lastrucci, direttore del festival, a proposito del poster ufficiale – presenta la figura emblematica di un testimone che, attraverso sei decenni caratterizzati da strumenti tecnologici in continua evoluzione, ha mantenuto inalterato il suo ruolo di osservatore, di cronista e story-teller. È il simbolo della vocazione della nostra manifestazione a raccontare il mondo nel suo divenire come conferma anche la scelta del film di apertura”.

Sarà infatti Sea Watch 3 di Jonas Schreijäg e Nadia Kailouli ad aprire il festival sabato 2 novembre, alle 21.00, presso il cinema La Compagnia di Firenze. I due registi, che saranno presenti alla proiezione, erano a bordo della nave dal primo giorno e in questo documentario raccontano ciò che hanno vissuto attraverso gli occhi e le parole del personale e dei medici di bordo, dei 53 profughi salvati e della capitana Carola Rackete.

Attraverso un programma ampio, (109 film accompagnati da 90 ospiti provenienti da tutto il mondo), il Festival dei Popoli affronta i temi dei mutamenti sociali e climatici e offre la possibilità di capire come il mezzo audiovisivo permetta di raccontarli e comprenderli. A questo scopo, la sezione “Doc at Work Campus”, che dà spazio alle scuole di cinema italiane e al loro ruolo fondamentale nella formazione e nell’evoluzione del mezzo audiovisivo, quest’anno avrà come ospite speciale la HEAD – Genève, Haute école d’art et de design (Svizzera). “Popoli for Kids!”, invece, propone al pubblico dei più giovani temi culturalmente importanti e contemporanei e in questa edizione offre un’intera giornata di proiezioni e laboratori, con il patrocinio del WWF Italia – Onlus per  Domenica 3 novembre al cinema Stensen. Restando sul tema dell’ambiente, la sezione “Habitat”: passato, presente e futuro concentrati in una visione d’insieme, indaga, attraverso i 13 titoli selezionati dalla curatrice Carmen Zinno, le possibilità della tecnologia di trovare una ‘cura’ per il nostro pianeta. Proprio di tecnologia si occupa “Doc Explorer”, sezione a cura di Elisa Scarpa, che pone l’interrogativo sulle tecnologie VR e AR, come cambiano il rapporto dell’uomo con il reale e quale contributo possono portare al cinema documentario.

Cinque documentari e un film a soggetto, vanno invece a comporre “L’illusione del presente. Omaggio a Sergei Loznitsa”. La selezione è curata da Silvio Grasselli, che, partendo dai 25 titoli che compongono la filmografia del regista ucraino, ha scelto di porre l’attenzione sul Tempo e su come esso sia centrale nel lavoro di Loznitsa, sia nell’accezione di punteggiatura matematica e musicale nella composizione dei film, sia come interrogativo costante sul rapporto tra Memoria e Storia presente nel suo cinema. Oltre alla visione delle opere del cineasta, sarà possibile partecipare a una masterclass venerdì 8 novembre presso il Cinema La Compagnia (ore 10.00, ingresso libero).

Il Concorso si divide in due sezioni: Internazionale e Italiano.

Per il Concorso Internazionale i titoli selezionati quest’anno sono 20 e affrontano quattro temi principali.

Per la figura della donna e la sua condizione sociale nell’epoca contemporanea abbiamo By the Name of Tania di Bénédicte Liénard e Mary Jiménez (Belgio, Paesi Bassi), That Which Does not Kill di Alexe Poukine (Belgio, Francia), This Film Is About Me di Alexis Delgado Burdalo (Spagna), A Tiny Place That Is Hard to Touch di Shelly Silver (Giappone, Usa), Reynard di Leonor Noivo (Portogallo), Flesh di Camila Kater (Brasile, Spagna), Las Hermanas de Rocinante di Alexandra Kaufmann (Germania, Svizzera).

Il cinema come arte del ritratto e autoritratto è ciò che caratterizza invece My English Cousin di Karim Sayad (Svizzera, Qatar), Missed Embrace di Faezeh Nikoozad (Germania, Iran), Theodore di Maria Boldrin (Italia), All Cats Are Grey in the Dark di Lasse Linder (Svizzera), Non è sogno di Giovanni Cioni (Italia).

Si concentrano sul ruolo dei giovani nella società contemporanea Our Defeats di Jean-Gabriel Periot (Francia) e Progresso Renaissance di Marta Anatra (Italia).

Trasportano lo spettatore attraverso altri continenti e nuovi orizzonti Cerro Quemado di Juan Pablo Ruiz (Argentina), Sandoval’s Bullet di Jean-Jacques Martinod (Ecuador), Moshta di Daryanavard Talheh (Belgio), I Have Seen Nothing, I Have Seen All di Yaser Kassab (Libano, Svezia, Siria), Mars, Oman di Vanessa Del Campo Gatell (Belgio), Campo di Tiago Hespanha (Spagna, Portogallo).

Per il Concorso Italiano i titoli scelti sono sette: Medium di Laura Cini, Vulnerabile Bellezza di Manuele Mandolesi, Ghiaccio di Tomaso Clavarino, Un uomo deve essere forte di Ilaria Ciavattini e Elsi Perino, Mister Wonderland di Valerio Ciriaci, Il passo dell’acqua di Antonio Di Biase, Caterina di Francesco Corsi.

Oltre ai film in gara, a rendere ‘speciale’ il Festival del Popoli è la rinomata sezione “Hit Me with Music!”, che in questa edizione presenta tre titoli davvero interessanti: John & Yoko: Above Us Only Sky di Michael Epstein, che racconta la nascita e la realizzazione dell’album più conosciuto nel mondo, Imagine di John Lennon; A Dog Called Money di Seamus Murphy, che documenta il viaggio creativo intrapreso dalla cantante PJ Harvey e dal Fotografo e regista Seamus Murphy; Lisbon Beat di Rita Maia e Vasco Viana, che attraverso le vite di alcuni musicisti afro-portoghesi si muove tra le periferie di Lisbona. A seguire la proiezione di quest’ultimo, il Festival dei Popoli Closing Party che si terrà presso il Buh! Circolo culturale urbano con l’evento live “Carmelindo feat Biga” con il DJset di Celeste Mariposa e della regista Rita Maia.

Inoltre quest’anno una sezione speciale “Diamonds are Forever”, a cura di Daniele Dottorini, che ripercorrendo le edizioni passate ripropone 20 momenti iconici del cinema formando un ‘collier’ di opere di autori e autrici del cinema internazionale.

 

 

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