La teoria di base necessaria, l'incontro con esperti e autori di chiara fama e, soprattutto, la pratica, l'uso delle macchine, la messa in atto delle tecniche e delle strategie studiate, l'operatività immediata: sono questi gli elementi del corso che s'indirizza a coloro che sono interessati ad apprendere i rudimenti linguistici e tecnici dell'arte cinematografica e a chi crede che, soprattutto in questo campo, la pratica è un'ottima maestra, capace di accelerare i procedimenti di acquisizione e di competenza.

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Il corso procede lungo tre direttrici che si alterneranno durante i cinque mesi di incontri:

·        lavoro teorico di base, necessario a chiarire quelli che sono gli elementi essenziali del fare cinema, a partire dall'ideazione di una storia fino alla realizzazione di una sceneggiatura e alle necessarie informazioni per l'utilizzo delle macchine utili alla messa in scena (telecamera, luci, microfoni…);

·        incontro con gli specialisti, incontri mirati all'apprendimento e alla discussione di strategie utili sia alla messa in scena che all'approccio più complesso con l'industria cinematografica a partire dalle domande più ovvie: come si arriva a fare cinema? quali sono le strategie per farsi finanziare un film? quali sono le strade che portano alla professionalizzazione del regista?

·        operatività immediata e totale caratterizzata dall'ideazione e dalla messa in scena di un progetto di fiction comune, al quale parteciperanno, in vesti diverse, tutti gli allievi – è questo il momento di ottimizzazione delle competenze: si lavora sul campo per realizzare un progetto reale (una puntata zero d'una fiction televisiva o un cortometraggio o qualunque altro prodotto possa venire in mente a chi parteciperà al corso).

Si utilizzeranno materiali "leggeri", idonei a garantire un prodotto qualitativamente valido (senza perdere in manegevolezza e duttilità): si girerà con una macchina miniDV a tre CCD (la Canon XM1) e si monterà in digitale. Si utilizzeranno microfoni direzionali e le luci necessarie. E si discuterà anche di macchine per capire quali sono quelle più giuste da utilizzare per i lavori "futuri". Seguiremo il perfezionamento delle competenze degli allievi ma mireremo anche a garantire uno sguardo che non si fermi con la fine del corso. Il nostro progetto rimane quello di creare équipes, gruppi di persone capaci di gestire la professionalità acquisita in modo vendibile.

Argomenti del corso

Elementi del linguaggio cinematografico: tagli, campi, inquadrature, movimenti di macchina

Lo storyboard

Dall'idea alla sceneggiatura

La struttura narrativa: scrivere una storia in tre atti

La progressione drammatica

Plot e subplot

Il personaggio

Il dialogo

Gli ambienti e gli oggetti nel racconto

Le macchine: uso della telecamera

I formati del nastro magnetico

Obiettivi, focali, velocità dell'otturazione e diaframma

Le luci

Tipologie d'illuminazione

Filtri e gelatine

I microfoni

Uso del direzionale

Altre macchine (cavalletto, stativi, lampade,…)

Problemi della messa in scena: attori professionisti e attori non professionisti

Organizzazione e produzione: lo spoglio della sceneggiatura

Uso delle tabelle per la messa in scena

Postproduzione: scelta delle musiche e il lavoro con il montatore

Montaggio: le parole chiave.

Durante il corso si procederà alla realizzazione di un prodotto di fiction, dall'ideazione alla sceneggiatura, dalla messa in scena al montaggio finale.

Gli allievi riceveranno, a fine corso, assieme ad un attestato di partecipazione, una videocassetta del lavoro collettivo realizzato.

INCONTRI CON GLI OSPITI

Sono previsti incontro con ospiti ed esperti del settore: i registi Guido Chiesa e Alessandro D'Alatri, il produttore Domenico Procacci, il dirigente Mediaset Giuseppe Feyles, lo sceneggiatore Marco Martani, il giornalista Gianni Minà, l'operatore e direttore della fotografia Massimo Latini.

Sono inoltre aperti agli iscritti gli incontri previsti con gli ospiti degli altri corsi di cinema di Sentieri Selvaggi: il giornalista Aldo Fittante, l'addetta all'ufficio stampa Cristiana Caimmi, il direttore del Torino Film Festival Stefano Della Casa, i critici Enrico Ghezzi e Roberto Silvestri.

Per ulteriori informazioni: Demetrio Salvi 338.9924436

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