Giotto e il sogno del Rinascimento, di Francesco Invernizzi
Il documentario è visivamente eccelso ma resta però chiuso nelle spiegazioni didascaliche dei suoi narratori. Da oggi in sala.
Giotto e il sogno del Rinascimento, il nuovo documentario di Francesco Invernizzi (Mathera, Bernini) esplora quel momento di passaggio delTtrecento che si apre con le opere di Giotto – arrivato a Padova nel 1302 -, fino a portarci agli inizi della meravigliosa fase del Rinascimento. In quel periodo vigeva il potere e la dominanza delle Signorie e delle Repubbliche Marinare, in continuo conflitto tra loro. Ecco che quindi gli artisti vengono chiamati a decorare le corti e le stanze dei Signori per una testimonianza di lusso e nobiltà, lasciandoci oggi un patrimonio indiscutibilmente esplicativo dell’arrivo alla pittura che, seppure ancora legata agli stilemi religiosi, si fa sempre più evocativa e umana.
Ad accompagnarci nel corso di Giotto e il sogno del Rinascimento vi sono storici dell’arte e studiosi quali Rita Deiana, Zuleika Murat e Andrea Colasio. La scrittura del film è a cura di Silvia Gorgi e Matteo Strukul (autore del bestseller sui Medici Una dinastia al potere). Entrambi gli sceneggiatori sono esperti di Storia e anche gli autori del libro Padova segreta di Giotto, da cui il documentario è tratto.
La forma di questo lavoro appare incerta. Ci si trova davanti a una qualità dell’immagine eccelsa, senza dubbio, che però resta chiusa nelle spiegazioni didascaliche dei suoi narratori. Le immagini della Cappella degli Scrovegni o delle successive location sembrano parecchio statiche, essendosemplicemente mostrate. L’accenno prospettico ideato da Giotto nelle sue opere sembra andare di pari passi con gli accenni del documentario. Vi è diffusa una timidezza nei luoghi e nel montaggio che in alcuni momenti frenano il ritmo troppo ferrato del film. Nei vari set padovani ripresi dai droni l’umanità scompare, e lascia il posto alle spiegazioni di storici dell’arte. Forse il vero quesito che Giotto e il sogno del Rinascimento viene a porci debolmente è questo: gli uomini di Giotto (e le immagini che genera) sopravvivranno anche al genere umano in carne ed ossa?
Regia: Francesco InvernizziInterpreti: Rita Deiana, Zuleika Murat, Andrea Colasio, Silvia Gorgi, Matteo StrukulDistribuzione: Magnitudo DistributionDurata: 90′
Origine: Italia, 2023