"Giù per il tubo", di David Bowers e Sam Fell
Joseph Von Sternberg si lamentava spesso di non riuscire a fingere anche l'acqua nei suoi film, e di essere costretto ad utilizzare dell'acqua vera: chissà che cosa avrebbe pensato guardando i liquidi di questa pellicola in Computer Graphic, cristallini, trasparenti, pieni di riflessi e schizzi, schiume, gocce, luce, colori – è il suo sogno realizzato?
Leggendo il pressbook di questo Flushed Away prodotto dal binomio Dreamworks-Aardman, già responsabili di Shrek e Wallace & Gromit: la maledizione del coniglio mannaro, salta agli occhi continuamente la vera e propria ossessione dei tecnici della casa di produzione spielberghiana di rendere in Computer Graphic Animation lo stile dei lavori in stop-motion del team Lord-Park, a cui appartiene
Ecco già il raddoppio, il rispecchiamento, che si dimostra però essere non solo insito nello script, ma presente anche in questa realizzazione divisa, smembrata, di film coi pupazzetti però già digitalizzati in quanto tali – e non è un caso che tra le oramai immancabili citazioni metacinematografiche sparse qua e là Roddy incontri più volte il pesciolino Nemo, vero prototipo base del peccato originale dell'acqua finta, e che la scena più spassosa del film implichi una rana-mimo-francese che porta addosso un enorme cellulare aperto sul cui display che le copre la faccia scorre un videomessaggio a cui il personaggio aggiunge i gesti (no, il film non è granché divertente, non fa molto ridere, mantiene per un'ora e un quarto un ritmo abbastanza costantemente esagitato francamente insostenibile, e poi si affida alle canzoni cantate e coreografate da un gruppetto di lumache in falsetto per strappare il sorriso. vabeh.): Giù per il tubo potrebbe a conti fatti rappresentare allora un nuovo traguardo nell'ambizione tutta digitale di cinema liquido, senza forma se non quella del recipiente che lo contiene (lo schermo?), passato attraverso il cesso per scoprire che cosa c'è sotto – Peter Lord, produttore, lo sa bene, come sa bene che la questione principale è quella dell'acqua: "L'acqua è un elemento centrale e versatile, paragonabile ai personaggi stessi. Anzi, l'acqua è uno dei personaggi del film ed è la cosa più difficile da realizzare con l'animazione: il pubblico sa bene che aspetto ha." Joseph Von Sternberg si lamentava spesso di non riuscire a fingere anche l'acqua nei suoi film, e di essere costretto ad utilizzare dell'acqua vera (!): chissà che cosa avrebbe pensato guardando i liquidi di questo cartoon, cristallini, trasparenti, pieni di riflessi e schizzi, schiume, gocce, luce, colori – è il suo sogno realizzato? Eppure nella scena finale, la big wave che sta per sommergere e trascinare via tutta
Stop-motion.
Flushed Away
Regia: David Bowers e Sam Fell
Voci: Francesco Prando (Hugh Jackman), Laura Latini (Kate Winslet), Luciano De Ambrosis (Ian McKellen), Massimo Rossi (Jean Reno)
Distribuzione: UIP
Origine: UK, 2006
Durata:
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