Il Fellini di Roman Polanski

Roman Polanski arriva in Italia per ritirare il Premio Fondazione Fellini. A Rimini, il 15 e il 16 dicembre, Polanski racconta il suo rapporto con il regista di "La dolce vita" e corona una felice stagione cinematografica, che lo ha visto vincitore dell'European Film Award alla carriera e Presidente della giuria del Festival di Marrakech

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E' stata presentata oggi la seconda edizione di 'Il mio Fellini', l'appuntamento organizzato dalla Fondazione Fellini che quest'anno assegnerà il Premio alla carriera a Roman Polanski. Il regista riceverà il Premio da Pupi Avati (presidente della Fondazione) sabato prossimo a Rimini, nello 'storico' cinema Fulgor.

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Il Premio (assegnato nel 2005 a Martin Scorsese) viene dedicato – come spiega il direttore Vittorio Boarini – ad un regista "che abbia caratteristiche che lo avvicinano a Fellini, per esempio la capacità immaginativa; ma che abbia anche rapporti con il maestro italiano. Polanski (nella foto sul set di Fellini Satyricon)ammirava molto Fellini: Tornatore racconta che, durante le riprese di Una pura formalità, lui e Polanski si facevano a vicenda i quiz sulla sua filmografia! E Fellini amava particolarmente Rosemary's baby – era tra i suoi film preferiti".

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La Fondazione si muove sul doppio binario della ricerca/tutela della memoria felliniana e del dialogo con gli intellettuali: a corollario della consegna del Premio, infatti, anche quest'anno sono previste due giornate di colloqui con esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo che racconteranno l'impatto dell'opera di Fellini sulla loro vita, la loro arte, il loro lavoro. Non, dunque, vecchi amici o collaboratori del regista, ma personalità che hanno conosciuto Fellini attraverso le sue opere, elaborandone i contenuti e il linguaggio nel proprio immaginario: ad inaugurare 'Il mio Fellini', il 15 dicembre, ci sarà Carlo Verdone insieme a Roberto Cotroneo e Vittorio D'Augusta, mentre il 16 dicembre interverranno Giuseppe Piccioni (Fuori dal mondo, La vita che vorrei), Domenico Starnone (scrittore e sceneggiatore di L'amore ritorna e La febbre), Giorgio Faletti e Vincenzo Cerami.


A contornare le due giornate, l'inaugurazione a Castel Sismondo di 'Il lungo viaggio di Fellini. Sogni, disegni, film', una mostra dedicata ai disegni del regista che hanno trovato forma animata nel film di Andreij Khrzhanovskij Il lungo viaggio (1997), recentemente premiato al Festival di Palazzo Venezia con la Targa del Presidente della Repubblica come miglior documentario sull'arte italiana. Inoltre, presso il Museo Fellini c'è 'G. Mastorna opera incompiuta', una mostra che raccoglie le fotografie scattate da Tazio Secchiaroli durante i provini che Fellini fece a Marcello Mastroianni per Il viaggio di G. Mastorna – probabilmente il film non realizzato più famoso della storia del cinema. A Polanski è invece dedicata, oltre alla proiezione di Rosemary's baby (venerdi sera), una retrospettiva completa alla Cineteca Comunale di Bologna, che il regista stesso inaugurerà domenica 17 dicembre.

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