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Woo Ming Jin si riconferma regista di festival, con la partecipazione di The Tiger Factory alla prossima edizione del Festival di Rotterdam. Già in presentato a Cannes (la recensione di Sentieri Selvaggi), l’ultimo lavoro del regista malese segue dunque  l’iter dei suoi predecessori, presentati nelle maggiori kermesse internazionali, tra cui quelle di Venezia, San Francisco, Tokyo, Berlino e Locarno.

 

Ispirato ad un fatto di cronaca realmente accaduto, che ha offerto lo spunto sul traffico illecito di neonati, il film racconta la triste storia della 19enne Ping Ping e della sua voglia di fuggire verso una vita migliore lasciandosi indietro un’esistenza di frustrazioni e sfruttamento (due clip dal film).

 

Formatosi negli Usa, l’autore è una delle voci più promettenti del sud est asiatico che ritrae con freschezza e crudo realismo il disagio del proprio paese: tra i suoi piani per il prossimo futuro, alcuni corti ed un horror splatter girato interamente in Malesia.