e-Shop
Rivista Sentieriselvaggi21st
Scuola di Cinema
"Il risveglio delle tenebre", di David L. Cunningham
.jpg)
Tratto da Uno spicchio di tenebra, secondo romando del ciclo di Susan Cooper, il film di David L. Cunningham è un ennesimo aggiornamento del tema del potere e della responsabilità, nella complicata fase della crescita. Cercando di restare il più vicino possibile alla scia dei più recenti successi fantasy, Il risveglio delle tenebre sembra essere costruito su un intreccio scontato e alcune situazioni usate. Resta una favola facile, piena di morale, ma priva di fascino e di incanto.
LA SCUOLA DI DOCUMENTARIO DI SENTIERI SELVAGGI
-------------------------------------------------------
BANDO BORSE DI STUDIO IN CRITICA, SCENEGGIATURA, FILMMAKING
--------------------------------------------------------------
Appena uscito dall'infanzia, gli viene dato il grande e ingrato fardello di dover salvare il mondo da un nero cavaliere che da centinaia di anni vorrebbe gettarlo nell’oscurità. Come dire che da un grande potere derivano grandi responsabilità: concetto assai in voga – e forse già colpevolmente abusato – nel cinema americano contemporaneo.
Il film di David L. Cunningham, tratto da Uno specchio di tenebra di Susan Cooper (secondo di un ciclo di romanzi dedicato), mette in gioco quasi tutto il repertorio delle paure di infanzia e dei dolori della crescita: la paura del buio (e la sua relativa sconfitta come passaggio iniziatico), i traumi con i genitori, l’ansia di crescere (lo scontro con il fratello maggiore), la scoperta dell’amore, oltre all’ormai consueto tema dell’equilibrio tra luce e tenebra, tra il dovere e le tentazioni di un lato oscuro onnipresente e costantemente minaccioso.
Una favola natalizia, piena di facili moralità, che pesca a piene mani da classici del genere come Mamma ho perso l’aereo e La storia infinita, strizzando ovviamente un occhio alla saga di Harry Potter, di cui Il risveglio delle tenebre si può ben definire una sorta di spin-off.
Se la scoperta dei poteri con cui Will deve difendere la luce è una prevedibile allusione alla sua crescita sessuale – la trovata meno scontata è proprio quella con cui il cavaliere cerca di ingannarlo mandandogli una bella coetanea a sedurlo, e a colpirlo dove ha meno controllo di sè – Cunningham vorrebbe puntare tutto sull’originalità dei salti spazio-temporali che si ripetono ogni volta che il ragazzo ha una visione. Purtroppo, il pubblico di riferimento richiede una linearità di comprensione che rende questi sbalzi piuttosto deboli e velleitari.
Evitando ogni rischio, la struttura narrativa è piuttosto un patchwork di pezzi usati, i viaggi a ritroso nei secoli rimandano a situazioni viste nei serial televisivi fantasy, e le invenzioni di regia sono poche, affidate a trucchi digitali, come l'acqua che invade la villa o i corvi che spuntano dal nulla. Persino l'ambientazione in un villaggio inglese è un riferimento gotico troppo facile e intriso di letterarietà, per essere veramente affascinante.
Certo, si resta sempre nel campo della favola per adolescenti, ma nonostante questo si è molto lontani dal territorio dell'incanto.
Titolo originale: The Seeker: The Dark Is Rising
Interpreti: Alexander Ludwig, Christopher Eccleston, Ian McShane, Frances Conroy, James Cosmo, Jim Piddock, Amelia Warner
UNICINEMA QUADRIENNALE:SCARICA LA GUIDA COMPLETA!
----------------------------
Distribuzione: 20th Century Fox
Durata: 94’
Origine: USA, 2007
SCUOLA DI CINEMA TRIENNALE: SCARICA LA GUIDA COMPLETA!
----------------------------
