Io & Sissi, di Frauke Finsterwalder

Non è così leggero come vorrebbe apparire ma riesce ad essere crudele e passionale, soffocante e vitale. Sorretto da due grandi attrici, un film sul piacere macchiato con gocce di sangue horror.

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La luce e l’ombra. Si accende e si spegne. L’imperatrice Sissi non ha più il volto angelico di Romy Schneider ma quello spigoloso dell’ottima Susanne Wolff. Frauke Finsterwalder, al terzo lungometraggio, ribalta subito le prospettive. Elisabetta di Baviera è stata infatti spesso descritta come una donna depressa e psicologicamente instabile. La cineasta tedesca invece smentisce questa visione. La sua protagonista è manipolatrice, crudele, ma anche divertente, allegra e cerca di godersi tutti i piaceri della vita, a cominciare dal suo iniziale soggiorno in Grecia. Lontana dalla vita di corte, Sissi vive in assoluta libertà. È sempre lei ad aprire le danze, a stabilire le regole del gioco. Così la contessa Irma Sztáray ne resta subito affascinata e diventa ben presto la sua preferita dama di compagnia, sbaragliando la concorrenza di Fritzi.

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La vita di corte cambia nella percezione del cinema attuale. L’esempio di  Il corsetto dell’imperatrice è stato l’esempio più recente della mutazione della figura dell’imperatrice. Il personaggio interpretato da Vicky Kripes in quel film ha iniziato una personale sfida contro il tempo, proprio perché aveva paura di invecchiare. E anche in Io & Sissi c’è questo tentativo di conservare l’eterna bellezza. È ossessionata dal peso, dall’alimentazione, dal look. Irma è il suo doppio e il suo contrario. Sandra Hüller la rende goffa, nervosa, contagiata da un desiderio accennato e poi malato. Finsterwalder lavora di fino sulla costruzione di questa opposizione/attrazione. Rispetto al titolo italiano, il punto di vista privilegiato sia di quello originale sia di altri internazionali (come, per esempio, inglese e francese) è quello dell’Imperatrice. Irma diventa il suo riflesso e non riesce a starle alla pari, anche se ci prova in tutti i modi. Sissi vive così nella testa del suo personaggio. Sembra di vedere il volto, i sorrisi, i cambi di umore dell’Imperatrice attraverso gli occhi di Sandra Hüller, proprio come i frammenti dell’assassinio in Anatonia di una caduta.

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Lo sguardo della regista fugge dalla vita di corte proprio come l’Imperatrice. Per questo el momento in cui ricompare il marito Francesco Giuseppe, per lei ritorna l’inferno. Forse Io & Sissi non riesce ad essere così leggero come vorrebbe apparire. Ma cerca comunque di liberarsi dalla struttura del film storico e del biopic. Una delle strade è l’effetto-Coppola Marie Antoinette che funziona (quasi) sempre e si vede già dalla scelta di Glory Box dei Portishead per accompagnare le prime scene. Poi cerca il contatto continuo con il paesaggio e la natura. Le nuvole, la scogliera da cui Irma si butta in acqua diventano le immagini di un cinema che cerca l’assoluto splendore, la stessa che può interrompersi nel momento in cui un chiodo entra nella scarpa nella Casbah di Algeri.

Prolisso ma anche eccentrico, soffocante ma anche vitale, crudele ma anche passionale, Io & Sissi è una strana ma anche incantata partitura. Aspra, debordante e coinvolgente. Gli uomini possono rappresentare la prigione dell’anima ma anche indispensabili oggetti del desiderio. Un film sul piacere macchiato con gocce di sangue horror. Alla fine, una bella evasione. Proprio come quella di Sissi. Tra la luce e l’ombra.

 

Titolo originale: Sisi & Ich
Regia: Frauke Finsterwalder
Interpreti: Sandra Hüller, Susanne Wolff, Tom Rhys Harries, Anthony Calf, Johanna Wokalek, Angela Winkler, Georg Friedrich, Sibylle Canonica, Ravi Aujla, Markus Schleinzer, Stefan Kurt
Distribuzione: Movies Inspired
Durata: 132′
Origine: Germania, Svizzera, Austria, 2023

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3.5
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Il voto dei lettori
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