Josh O’Connor: Re Carlo tra i campi da tennis

Dal recente Patrick in Challengers di Luca Guadagnino a The Crown, in cui interpreta un giovane Re Carlo, al tombarolo romantico de La chimera. Serata Josh O’Connor oggi da Sentieri Selvaggi h 20:30

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BANDO BORSE DI STUDIO IN CRITICA, SCENEGGIATURA, FILMMAKING

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Josh O’Connor è uno di casa dopo le interpretazioni ne La chimera di Alice Rohrwacher e in Challengers di Luca Guadagnino (nelle sale). Chiunque se n’è innamorato da quando lo ha visto recitare in La Terra di Dio – God’s Own Country, film del 2017 di Francis Lee al debutto, in cui vestiva i panni di un giovane contadino che ha rinunciato ai suoi sogni per gestire la fattoria di famiglia. Da quel momento, l’attore britannico non si è più fermato.

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Il ruolo poi del giovane Principe Carlo, nella terza e quarta stagione della serie TV Netflix The Crown, gli ha donato molta popolarità (conquistando il cuore del pubblico e della critica), permettendogli di vincere un Emmy e un Golden Globe per la miglior prova maschile in una serie drammatica. Così Josh O’Connor, è oggi uno degli attori del momento, dunque quale occasione migliore per ripercorrere la sua carriera?

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Nato in una famiglia di artisti. Figlio di un’ostetrica e di un insegnante, suo nonno era lo scultore John Bunting, sua nonna è stata una ceramista e sua zia materna è Madeleine Bunting, scrittrice e commentatrice. L’attore ha origini irlandesi, inglesi, scozzesi e anche ebraiche (la sua bisnonna apparteneva alla popolazione degli ebrei ashkenaziti ed ebrei sefarditi). Josh si definisce ebreo secondo la legge Halakhah, un corpo di scritture che include la Tanakh (la legge biblica), il Talmud (uno dei testi sacri dell’ebraismo) e le leggi rabbiniche.

Diplomato all’età di 21 anni nel 2011 alla Bristol Old Vic Theater School, dove aveva studiato il suo idolo Daniel Day-Lewis, non senza qualche difficoltà (passando un periodo in ambito sportivo, nel rugby), quando ottenne la parte ne La terra di Dio decise di seguirne il metodo. Un’immersione completa: per settimane lavorò in una fattoria dove, tra una ripresa e l’altra faceva nascere agnelli. Nel frattempo, però, il suo fisico non aveva retto alla stanchezza e a un dimagrimento eccessivo. Venne ricoverato in ospedale e dovettero sospendere le riprese.

Quando era un bambino, Josh O’Connor non pensava minimamente al mestiere dell’attore. Anzi, il suo più grande sogno era diventare un artista, proprio come i suoi nonni. L’attore faticava a leggere e seguire le lezioni a causa della sua dislessia: per questo motivo, i suoi insegnanti gli consigliarono di seguire dei corsi di recitazione affinché lo aiutassero a sbloccarsi. Ciò lo aiutò moltissimo, ma non solo. Scoprì così di essere un talento nato per stare sul palcoscenico, diventandone quasi ossessionato, innamorato. Quelle che poco tempo prima erano solo delle tavole di legno impolverate, poco dopo sono diventate la sua arena, il suo spazio. Il suo primo ruolo fu a 7 anni, quando interpretò lo Spaventapasseri nella recita scolastica de Il Mago di Oz.

Si fa notare con un piccolissimo ruolo nel film Posh del 2014 e l’anno dopo è in Cenerentola per la regia di Kenneth Branagh. Nel 2013 partecipa ad un episodio di Doctor Who, nel 2014 a tre episodi di Peaky Blinders, per tre anni all’adattamento seriale, con il ruolo da protagonista, nella serie I Durrell – La mia famiglia e altri animali, dramedy andata in onda fino al 2019 e basata sull’omonima saga autobiografica di Gerald Durrell. La storia inizia nel 1935 e racconta la storia della famiglia Durrell; la capofamiglia è la madre Louisa che, dopo la morte del marito, insieme ai quattro figli si trasferisce da Bournemouth all’isola greca di Corfù. Lo show è stato elogiato dalla critica, ottenendo solo recensioni positive, e ha ammaliato il pubblico, riuscendo a farlo divertire moltissimo, ma anche a farlo commuovere.

Dopo aver interpretato Marius Pontmercy nella miniserie I miserabili, Josh ottiene il ruolo di protagonista in Only You, film diretto da Harry Wootliff. Multilingue; oltre alla sua lingua madre, l’attore parla correttamente francese, spagnolo e sa bene anche l’italiano. Quest’ultima lingua l’ha imparata mentre lavorava sul set de La Chimera, in cui interpreta il metà archeologo e metà sensitivo Arthur, che fa ritorno nella Tuscia degli Anni ’80 per riconnettersi coi luoghi di un grande amore andato perduto.

Da alcune sue dichiarazioni conosciamo il modo in cui si prepara a entrare nei ruoli che gli vengono assegnati. Prima di immergersi totalmente nei panni del suo personaggio, e quindi leggere la sceneggiatura, l’attore occupa gran parte del suo tempo nelle ricerche, cercando di cogliere ogni sfumatura che potrebbe aiutarlo a comprendere meglio ciò che sta interpretando. Non solo: una volta che ha raccolto quello che gli serve, crea un vero e proprio album per il personaggio, così da poterlo sfogliare quando ha bisogno di ripassare la parte.

Prima di scoprirlo nell’adattamento del romanzo Camere separate di Pier Vittorio Tondelli, con regia di Luca Guadagnino, in cui interpreterebbe il ruolo di Leo, uno scrittore italiano che piange la morte del suo fidanzato pianista Thomas, se volete recuperare il primo ruolo da protagonista di Josh O’Connor per Only You, l’appuntamento è per questa sera h 20:30 da Sentieri Selvaggi, via Carlo Botta 19 a Roma: qui tutte le info. 

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