CALO DEI FILM USA NEL 2005. MENO PUBBLICO IN SALA

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In Italia cresce il prodotto nazionale che guadagna tre milioni di spettatori. Vanno peggio gli altri paesi

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Nel 2005 le presenze nelle sale cinematografiche italiane, secondo i dati Cinetel, sono diminuite del 7,37%, pari a circa 7 milioni di spettatori in meno rispetto al 2004 (97,7 milioni nel 2004 contro i 90,5 nel 2005). Il risultato italiano non rappresenta comunque un'eccezione perché in altri paesi come Stati Uniti, Francia, Spagna e Germania, il 2005 si è chiuso in misura più negativa, con  un calo di pubblico rispettivamente dell'8,5, del 10, del 12,7, e del 20,4%. Unico mercato positivo quello inglese, con un incremento dell'1%.   

Secondo un'analisi pubblicata sul Giornale dello Spettacolo, la "colpa" del calo di presenze in Italia è da ascrivere all'esito negativo dei film provenienti da Hollywood. Il cinema americano ha infatti registrato nel 2005 dodici milioni di presenze in meno rispetto al 2004. Nel confronto 2003-2005 il cinema Usa ha perduto quasi undici punti della quota di mercato: nel 2003, infatti, era visto dal 64% del pubblico italiano, mentre nell'anno appena trascorso le presenze per i film Usa scendono al 53%. Al pubblico italiano sembrano piacere sempre meno soprattutto i blockbusters fantasy, pieni di effetti speciali. Nel nostro paese i risultati ottenuti da "King Kong", "I fantastici 4", "Star Wars episodio III", "Le crociate", "Mr. e Mrs. Smith", "Batman begins" sono stati inferiori alle attese.

Migliorano, invece, gli esiti della produzione nazionale. Il cinema italiano, coproduzioni comprese, nel triennio 2003 – 2005 ha guadagnato oltre tre milioni di spettatori, passando da 19,2 a 22,4 milioni di biglietti staccati. Per ciò che riguarda le quote di mercato, nel 2005 il cinema italiano ha raggiunto il 24,8%, oltre quattro punti in più rispetto all'anno precedente, con 14 titoli che hanno superato la soglia del mezzo milione di spettatori. Da rilevare anche che fra questi titoli, accanto alle commedie legate ai soliti nomi noti, non mancano film drammatici e prodotti d'autore. E' il caso de "La bestia nel cuore" di Cristina Comencini, "Romanzo criminale" di Michele Placido, "I giorni dell'abbandono" di Roberto Faenza, "Cuore sacro" di Ferzan Ozpetek. Tra i film italiani inferiori alle aspettative,  "La tigre  e la neve" di Roberto Benigni. 

Trova conferma nel 2005 il fatto che il risultato complessivo di ogni stagione è legato all'esito di un esiguo numero di titoli. I dieci film di maggiore incasso del 2005, hanno rastrellato il 26,6% del totale; i primi venti il 41,7%, i primi trenta il 52,9%. Sono numeri che ribadiscono una tendenza ormai stabilizzata, che non si discosta dal risultato del 2004 e del 2003. Ampliare il numero dei film capaci di raggiungere un significativo risultato al botteghino – scrive il Giornale dello Spettacolo – è una delle maggiori esigenze da affrontare e lo si può fare solo allungando la stagione, razionalizzando le uscite e consentendo ai film di avere a disposizione il tempo necessario per farsi notare dal pubblico.

fonte: Giornale dello spettacolo

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