LIBRI DI CINEMA – “Halloween”, di M. Causo e D. Di Giorgio
Ancor prima che un omaggio a una delle saghe più estese e complesse della cinematografia contemporanea, quello di Massimo Causo e Davide Di Giorgio è un testo che riflette attorno ai concetti di Mito, maschera, società, linguaggio cinematografico e industria: elementi che a tutti gli effetti rendono la serie di pellicole inaugurata dal capolavoro carpenteriano del 1978 un autentico case study. Edizioni Le Mani.
Halloween. Dietro la maschera di Michael Myers
di Massimo Causo e Davide Di Giorgio
Edizioni Le Mani
Finito di stampare nel mese di settembre 2010
pp. 149 – 14,00 euro
Dieci film in poco più di trent’anni costituiscono quella che è una delle saghe fondative più estese ed emblematiche dell’horror contemporaneo, capace di riflettere contemporaneamente sia certe dinamiche introiettive della società occidentale che i cambiamenti estetici e drammaturgici del cinema americano degli ultimi trent’anni. Si tratta della saga di Halloween, che questo agile e accuratissimo volume edito da Le Mani ci racconta capitolo per capitolo, dal primo Halloween – La notte delle streghe diretto da John Carpenter e scritto dallo stesso stesso regista assieme alla produttrice (e allora compagna) Debra Hill, all'Halloween: 20 anni dopo nato sotto l'egida narrativa del Kevin Williamson di Scream, fino agli ultimi due episodi, violenti e controversi, firmati da Rob Zombie. Un testo che di sicuro soddisferà i palati, notoriamente esigenti, degli amanti del genere horror e della saga, ma che più in generale si presenta come precisa analisi storica e filmologica attorno ai concetti di Mito, maschera, società, linguaggio cinematografico e industria: elementi che a tutti gli effetti rendono la serie di pellicole inaugurata dal capolavoro carpenteriano del 1978 un autentico case study. Uno dei meriti maggiori del libro scritto da Davide Di Giorgio e Massimo Causo, risiede infatti nella sua capacità, implicita ma allo stesso tempo tangibile, di utilizzare i testi filmici per compiere una riflessione di più ampio respiro sulla serialità e le dinamiche di scrittura e produzione che la caratterizzano, e di raccontare volta per volta i processi sociologici e culturali sottesi alle due figure cardine della saga: il villan Michael Myers e la final girl Laurie Strode. Le riflessioni vengono del resto supportate da una ricerca filologica davvero rilevante, che emerge in particolar modo nei capitoli dedicati agli ultimi due episodi diretti da Rob Zombie, dei quali vengono analizzate tutte le versioni oggi reperibili (quelle cinematografiche, le director’s cut disponibili in home video, che spesso differiscono tra il mercato americano e quello europeo, la sorprendente “workprint edition” circolante in rete di Halloween: The Beginning). Ogni film della saga viene così analizzato