Lucania Film Festival 2024 – Incontro con John Turturro e Raiz

A Pisticci è tempo della proiezione di Passione, il film girato da Turturro a Napoli nel 2010. A seguire, il regista ha raccontato insieme al musicista Raiz il rapporto con la tradizione partenopea

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BANDO BORSE DI STUDIO IN CRITICA, SCENEGGIATURA, FILMMAKING

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In occasione della 25° edizione del Lucania Film Festival, è stato proiettato ieri sera a Pisticci Passione di John Turturro. A seguire il pubblico ha accolto con un caloroso applauso il cantautore Raiz, e il regista e attore italo-americano John Turturro in collegamento da New Tork.

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Passione è un viaggio nel mondo partenopeo, che pone il suo sguardo su una città dove i cantanti e poeti si incontrano. Ed è questo il filo conduttore della lectio magistralis, dove a prendere parola per primo è Raiz. L’attore e cantautore napoletano, che ha preso parte al progetto di Turturro nel 2010, racconta di essere stato tirato dentro in maniera naturale, essendo stato lui uno dei pochi sul set ad aver avuto dimestichezza con l’inglese. Parla di Napoli come di una città che recita se stessa e scivola talvolta nella retorica. L’artista rivela di essere ancora grato della sua partecipazione come attore ma soprattutto di aver dato vita alla colonna sonora dell’opera. Raiz esalta la capacità innata di Turturro di guardare il popolo napoletano con semplicità, bellezza e disincanto. “Lui ha dentro di sé il ricordo di questo paese e riesce a guardarlo con semplicità,  io non sarei stato capace a fare un film così naif, un film musicale con una visione altamente psicoanalitica. E’ stato davvero bello lavorare con lui”. Raiz racconta poi un piccolo aneddoto che gli è rimasto impresso nel tempo, e si tratta di una delle scene ballate, “mi diceva: questa camminata non mi piace, falla così, e davanti a me si metteva a camminare e poi ballare. Lì ho respirato tutto il cinema americano dal vivo”. Conclude poi affermando che scrivere qualcosa nella tradizione napoletana, che è un’arte così nobile, non è facile e Turturro ci è riuscito a pieno.

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Interviene poi il regista John Turturro, dichiarando che il tempo è passato, che sono successe tante cose dal 2010 e che nulla rimane. “Qua in Italia ho fatto tanti progetti, riguardo lo sguardo delicato di cui parla Raiz posso solo dire che mi muoveva un forte senso di curiosità”. Il regista ricorda le sue origini italiane e afferma che la vera essenza della città l’ha scoperta con il tempo, ancor prima di girare Passione. Infatti, afferma di aver lavorato al teatro di prosa Mercadante di Napoli e di aver conosciuto il regista e sceneggiatore Francesco Rosi, che lo ha introdotto a tante cose. “Io sono metà siciliano e metà pugliese e la ricerca della musica è stato il motore per l’ispirazione al film. Ad oggi sto lavorando a un progetto con Almodovar e sono impegnato a scrivere e preparare dei progetti che spero vedranno luce un giorno”.

Ma se John Turturro non fosse stato italo-americano, sarebbe stato differente il risultato di Passione? Alla domanda il regista ribadisce la forte connessione per la musica, che pensa sia stata la giusta chiave per il film. Ma allo stesso tempo rivela il suo rapporto ingenuo con la musica. “Ascolto tanta musica diversa, così come guardo tanti generi diversi nel cinema e nelle arti in generale. L’arte è fondamentale per me tanto quanto le mie origini, perché fanno di me quello che sono oggi. E poi penso che sì, ci sia un collegamento organico molto forte tra la mia New York e Napoli”.

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