Marcel the Shell, di Dean Fleischer-Camp
Forse troppo irrisolto e insicuro, teorizza comunque con lucidità un nuovo modo di intendere il cinema per ragazzi. Veloce, coinvolgente, antiretorico e attento alle ambiguità del digitale.
È un film per l’infanzia Marcel the Shell, ma è anche un prodotto “di confine” distribuito dalla A24, una delle realtà al contempo più pop, laterali e a suo modo “hipster” operanti oggi.
Il meglio, Marcel the Shell lo dà proprio quando asseconda le sue premesse quasi sperimentali e sintetizza da zero un nuovo paradigma per il cinema “per bambini” a partire da generi e immagini inediti.
Il primo atto è in effetti un fulminante post apocalittico “domestico” dall’affascinante sapore agrodolce, teso tra l’innato ottimismo di Marcel, il suo inarrestabile spirito survivalista ed il dramma della solitudine, il tutto sostenuto dal sense of wonder scaturito dalle piccole trovate con cui Marcel si procaccia il cibo o si protegge.
Si tratta, purtroppo, di un’intuizione fugace. Lentamente tuttavia la narrazione tende a normalizzarsi pur muovendosi con una sintassi velocissima, ironica, ma al contempo attenta a cesellare il complesso, umanissimo rapporto tra Dean e Marcel. I due protagonisti diventano dunque il centro di una sorta di buddy movie “didattico” che riflette su insicurezza, abbandono, lutto, rispetto per la natura ma che appare straordinariamente lucido soprattutto quando si sposta su certe linee tematiche più astratte (l’importanza del contatto “analogico” con il reale) o quando si concentra sulle luci e le ombre della rete, tra surplus cognitivo e abissi della viralità.
Rischia però di apparire irrisolto, Marcel the Shell, che perde per strada quest’inattesa spinta “contemporanea” e privilegia il passo ortodosso, forse troppo, del racconto di formazione classico, con il protagonista che scopre la maturità attraverso la perdita dei suoi affetti. A sopravvivere, certo, rimane uno sguardo sul mondo delicato ma anche diretto, che evita facili moralismi e rinuncia a qualsiasi scorciatoia retorica.
Marcel the Shell fatica a trovare la sua misura nello spazio del lungometraggio. Si tira forse indietro troppo presto e lascia la maggior parte delle sue idee più dirompenti su carta. Ha comunque il merito di prendere una posizione forte all’interno di uno spazio che si credeva ormai cristallizzato e, forse soprattutto, di guardare i più piccoli negli occhi, lasciandoli confrontare con concetti complessi ma fondamentali per capire il presente.
Titolo originale: Marcel the Shell with Shoes On
Regia: Dean Fleischer-Camp
Voci: Jenny Slate, Dean Fleischer-Camp, Isabella Rossellini, Joe Gabler, Lesley Stahl, Rosa Salazar, Thomas Mann, Sarah Thyre, Jessi Klein, Peter Bonerz
Distribuzione: Lucky Red e Universal Pictures
Durata: 90′
Origine: USA 2021