Matrimonio con sorpresa, di Julien Hervé
Una commedia raffinata che ben si inserisce nella tradizione di genere d’oltralpe. Perde qualcosa nell’ultimo atto, ma gode di spassose e sagaci gag che mettono alla berlina razzismo e snobismo
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Malgrado lo storpiamento del titolo nella versione italian – Cocorico è diventato Matrimonio con sorpresa – ci si trova davanti a un prodotto leggero e raffinato che ben si inserisce nella ricchissima tradizione francese del genere.
Protagonisti sono Alice Bouvier Sauvage (Chloé Coulloud) e François Martin (Julien Pestel), coppia di innamorati decisisi finalmente a compiere il grande passo. In occasione dell’annuncio alle famiglie, i due riuniscono i rispettivi genitori e gli preparano una sorpresa: mostrare i risultati di accurati test del DNA che rivelino la reale “composizione etnica” di ciascuno, facendo luce sulla provenienza degli antenati. Inizialmente ben predisposti nei confronti dell’esperimento, Frédéric (Christian Clavier), Catherine (Marianne Denicourt), Gérard (Didier Bourdon) e Nicole (Sylvie Testud) rimangono a dir poco esterrefatti dagli inattesi responsi del laboratorio. Responsi che, considerate anche le differenze sociali tra i due nuclei – i Bouvier Sauvage aristocratici e i Martin semplici commercianti proprietari di una concessionaria di Peugeot – portano a un acuire delle pregresse antipatie tra i capi famiglia e a una spassosa battaglia a suon di pregiudizi.
Hervé riparte dunque dalla Francia, da quella tradizione a cui facevamo poc’anzi riferimento. Quella dei Veber o dei più recenti Nakache e Toledano. La racchiude nello spazio di un castello e qualche esterno, pescando a piacimento dal riso conterraneo e mescolandolo a riconoscibili paradigmi hollywoodiani (il dittico Ti presento i miei/Mi presenti i tuoi di Roach su tutti). Lontano dalle atmosfere scandalistiche e claustrofobiche del Festen di Vinterberg, dal quale semmai recupera al massimo le geografie della location principale, il regista preferisce infatti giocare con le parole. Imbastendo una trama dal grande ritmo e mettendo alla berlina il proverbiale snobismo francese dei suoi (co)protagonisti – dei quali denuncia anche quel razzismo interiorizzato che al contrario, purtroppo, non conosce confini.
Tra cambi d’acconciatura, sconvolgenti scoperte, mercedes, statue di cowboy e improvvise rivalutazioni di vecchi western (il frangente Balla coi lupi è particolarmente esilarante), Matrimonio con sorpresa colpisce così per la sagacia con cui scherza su precisi stereotipi razziali e, sebbene incorniciato da una struttura che funziona al meglio fino ai 3/4 del minutaggio – fintanto insomma che l’azione rimane relegata dentro casa – finisce comunque per regalare 90 minuti di puro intrattenimento verbale, francese al 100 per cento. Almeno fino a prova contraria.
Titolo originale: Cocorico
Regia: Julien Hervé
Interpreti: Christian Clavier, Didier Bourdon, Sylvie Testud, Marianne Denicourt, Julien Pestel, Chloé Coulloud
Distribuzione: Europictures
Durata: 91′
Origine: Francia, 2024