RIVISTE DI CINEMA (marzo 2009)
Questo mese sguardo su l'inglese The Dark Side, l'irlandese Film Ireland, la tedesca Film Demnächst, l'italiana Primissima, le americane Interview e Screendaily.
Una dopo l’altra si avvicendano le star di Hollywood, contendendosi lo spazio a disposizione nell’ultimo numero di Film Demnächst. Dopo la palma d’oro come migliore attore a Cannes 2008, Benicio del Toro conquista la copertina della rivista tedesca nei panni del famoso rivoluzionario in Che – L’Argentino, lasciandosi alle spalle la duchessa del Devonshire Keyra Knightley, alle prese con la sua ingombrante gonna nobiliare, in giro sul set dell’ultimo film di Saul Dibb. Jennifer Aniston smette per un attimo di correre dietro al suo cucciolo di Labrador, per rispondere alle domande del suo intervistatore e condividere col pubblico il divertimento provato nel lavorare fianco a fianco con un cane in Io & Marley. Diversa l’esperienza di Steve Martin, ancora una volta alle prese con crimini e misfatti in rosa nel secondo capitolo dedicato alle vicissitudini del novello ispettore Clouseau. E se Micha Lewinsky dimostra con il suo Die Standesbeamtin che anche gli svizzeri sono capaci di creare una commedia di successo, il Pardo d’oro consegnato alla Forteresse di Fernand Melgar a Locarno 2008 consegna al pubblico una nuova immagine del paese noto per ordine e benessere.
Si sa, il sistema di trasporto pubblico è sempre fonte di piccole o grandi noie per i passeggeri costretti a servirsene. Nessuno di loro però avrebbe mai immaginato di poter perdere la vita a bordo di un treno di bandiera britannica. È quello che succede ai malcapitati protagonisti di Train di Gideon Raff, preoccupati quasi quanto la censura, pronta a scatenarsi sulla pellicola. L’ultimo numero di The Dark Side
si muove così, come di consueto, lungo i binari della paura, alla scoperta della vampiresca Brotherhood of Blood di Michael Roesch e Peter Scheerer, nonché dei segreti del “monster man” Steve Newburn, artista di Alien: la clonazione, Spider-Man e Il cavaliere oscuro. L’intervista esclusiva a Drew Barnhardt, regista di Murder Lovers Killers Too, getta un fascio di livida luce sugli omicidi low-budget dello slasher-gore-movie e l’indagine, volta a scandagliare i meandri del mondo violento del crime thriller all’italiana, riporta a galla lo sguardo vitreo di Franco Nero ne Il cittadino si ribella e i traffici illeciti de La mala ordina. E non è finita, non prima di aver dato un’occhiata a Not Quite Hollywood, il nuovo documentario di Mark Hartley.
![The_Dark_Side](https://i0.wp.com/www.sentieriselvaggi.it/wp-content/uploads/public/articoli/31299/Images/darkside.jpg?resize=225%2C111&ssl=1)
![Film_Ireland](https://i0.wp.com/www.sentieriselvaggi.it/wp-content/uploads/public/articoli/31299/Images/filmireland.jpg?resize=100%2C150&ssl=1)
Vita dura per gli “indipendenti” al cinema, in un mondo che vede via via restringersi gli spazi a di
sposizione per diffondere la propria voce e arrivare al pubblico. Sembra proprio che i piccoli distributori debbano trovare nuovi mezzi per dialogare con i potenziali spettatori, venuta meno la copertura cinematografica dei quotidiani. Final cut: taglio definitivo. Così recita il titolo in prima pagina del numero di Screendaily della terza settimana di marzo, pronto a rendere conto del business attorno al grande schermo. Di sicuro interesse per addetti ai lavori e non, scoprire come l’uscita nelle sale sud coreane di Shortbus – Dove tutto è permesso abbia fatto da apripista per nuovi titoli che sfidano la censura asiatica, così come leggere di come Tony Gilroy, dopo aver diretto Gorge Clooney in Michael Clayton, sia riuscito a mettere insieme Julia Roberts e Clive Owen in Duplicity, ancora una volta coprotagonisti dopo Closer. Basta scostare un po’ la tenda per sbirciare dietro le quinte e godere in un angolo, del cast di The Young Victoria ascoltare musica dietro indicazione dell’ex deejay Jean-Marc Vallée e nell’altro, del "making of" di Mr Nice, successo britannico di Bernard Rose.
![Screendaily](https://i0.wp.com/www.sentieriselvaggi.it/wp-content/uploads/public/articoli/31299/Images/screendaily.jpg?resize=150%2C218&ssl=1)
![Interview](https://i0.wp.com/www.sentieriselvaggi.it/wp-content/uploads/public/articoli/31299/Images/interview.jpg?resize=173%2C224&ssl=1)
Rivista distribuita gratuitamente nelle principali sale della penisola, Primissima festeggia i suoi p
rimi vent’anni di attività, continuando ad informare mensilmente il lettore sulle nuove uscite nazionali e internazionali e corredando ogni titolo di dettagliate informazioni su trama, cast e lavorazione. In copertina Luca-grande fratello-Argentero, Claudia Gerini e Filippo Nigro si chiedono: “Diversi da chi?”, facendo il verso all’ultima commedia di Umberto Riccioni, a fine mese a cinema, insieme ai ladri di salme Tognazzi e Iacchetti in L’ultimo crodino di Umberto Spinazzola, solo per citare le pellicole della madrepatria in arrivo nella stagione primaverile. Stagione che si colora perfino delle tinte pastello della romantic-comedy La verità è che non gli piaci abbastanza di Ken Kwapis e delle variopinte avventure fantastiche di zio Skeeters/Adam Sandler in Racconti Incantati. Altre tonalità ancora per il ritorno dei mostri all’italiana de I mostri oggi, con Sabrina Ferilli, Claudio Bisio e Diego Abatantuono, tra i protagonisti delle interviste del magazine, insieme allo Scamarcio emigrante dell’Eden di Costa-Gravas.
![Primissima](https://i0.wp.com/www.sentieriselvaggi.it/wp-content/uploads/public/articoli/31299/Images/primissima.jpg?resize=150%2C212&ssl=1)