ROFF 19 Preview – Leggere Lolita a Teheran. Il film tratto dal bestseller di Azar Nafisi

Il film, trasposizione del romanzo autobiografico del 2003, è diretto dal regista israeliano Eran Riklis e pone al centro la sempre attuale condizione delle donne iraniane

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Dal 16 al 27 ottobre si terrà la diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma. Il programma, annunciato il 20 settembre, si compone di 100 opere provenienti da 28 Paesi diversi; tra queste, la trasposizione cinematografica del bestseller di Azar Nafisi Leggere Lolita a Teheran, pubblicato nel 2003 e tradotto in 32 lingue. Il film, diretto da Eran Riklis, avrà come protagonista Golshifteh Farahani e sarà in concorso nella sezione Progressive Cinema.

Nei due decenni successivi alla rivoluzione di Khomeini, mentre le strade e i campus di Teheran erano teatro di violenze, Azar Nafisi ha dovuto cimentarsi in un’impresa fra le più ardue: spiegare la letteratura dell’Occidente a ragazzi e ragazze esposti in maniera sempre crescente all’indottrinamento islamico. Quando le condizioni politiche e sociali non glielo consentono più, la professoressa Nafisi lascia l’insegnamento all’Università di Teheran e riunisce segretamente a casa sua sette delle sue studentesse più impegnate per leggere dei classici occidentali; il libro infatti si compone di quattro parti: “Lolita”, “Gatsby”, “James” e “Austen”. Mentre i fondamentalisti prendono il controllo, queste giovani donne tolgono il velo, parlano delle loro speranze più intime, dei loro amori e delle loro delusioni, della loro femminilità e della loro ricerca di un posto in una società sempre più oppressiva.

L’opera, quindi, pone al centro la sempre attuale condizione delle donne iraniane. Dice Eran Riklis: “Con la sua rappresentazione delle relazioni umane e delle questioni politiche e globali, mi ha colpito profondamente. Ero assolutamente consapevole della complessità di raccontare una storia così intima di donne in Iran, eppure sapevo che si trattava di una sfida meravigliosa ed emozionante”.

L’autore di Il giardino dei limoni Finale di coppa (che nel 1991 gli valse la candidatura come miglior film al Festival Cinematografico Internazionale di Mosca), promette ancora una volta di far discutere, tanto per i temi quanto per le scelte di realizzazione. Il film, infatti, è girato in Italia ed è una coproduzione Italia/Israele che vede coinvolti Minerva Pictures e Rosamont con Rai Cinema, con United King Films, Topia Communication Production e Eran Riklis Production.

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