SADE E DINTORNI

16-21 novembre
SALA TREVI-ALBERTO SORDI, Roma

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BANDO BORSE DI STUDIO IN CRITICA, SCENEGGIATURA, FILMMAKING

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Donatien-Alphonse-François de Sade, vissuto tra la fine del Settecento e
l'inizio dell'Ottocento, ha incarnato il punto più estremo del versante ateo
e materialista del pensiero illuministico. La sua filosofia, segnata da
suggestioni considerate estreme e scandalose, ha avuto e ha tuttora schiere
di detrattori non meno numerose di quelle dei sostenitori. Le eredità
lasciate attraverso romanzi e racconti, sono rintracciabili nella
letteratura successiva come nelle altre arti. Anche il cinema, direttamente
o indirettamente, ha attinto con assiduità agli scritti sadiani, plasmando
su di essi un immaginario sottilmente erotico e violento. La rassegna "Sade
e dintorni" fa luce su questi legami attraverso film di mero carattere
biografico (Sade di Jacquot), o apertamente ispirati ai testi (Justine
ovvero le disavventure della virtù), o ancora riconducibili a Sade per vie
meno scontate (La via lattea, Reazione a catena). Al centro della
ricostruzione, Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini,
opera fondamentale per lucidità intellettuale e corenza stilistica.

A lato della retrospettiva, una piccola mostra di stampe d'epoca, fumetti,
libri rari.


PROGRAMMA

martedì 16 novembre
ore 19.30
Inauguazione mostra

ore 20.00
Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975)
Regia: Pier Paolo Pasolini; sceneggiatura: Pier Paolo Pasolini, Sergio
Citti, Pupi Avati; testi aggiuntivi: Roland Barthes, Maurice Blanchot,
Pierre Klossowski; interpreti: Paolo Bonacelli, Giorgio Cataldi, Elsa De
Giorgi, Caterina Boratto; produzione: Les Productions Artistes Associés,
Produzioni Europee Associati; durata: 116'.
Repubblica di Salò. Quattro notabili fascisti rinchiudono in una villa
alcuni giovani e li assoggettano ai loro desideri e alle loro perverse
crudeltà. Direttamente ispirato a Sade, Salò o le 120 giornate di Sodoma è
un'opera cupa, insostenibile, disperata, che parla del presente
mascherandolo da passato storico. Ancora oggi lucida denuncia dei mali di
una società che convive con la violenza e la sopraffazione.

mercoledì 17 novembre
ore 17.30
Marquis de Sade: Justine (Justine ovvero le disavventure della virtù, 1969)
Regia: Jesus Franco; soggetto: dal romanzo di De Sade; sceneggiatura: Harry
Alan Towers; interpreti: Romina Power, Marina Rohm, Jack Palance, Sylva
Koscina; produzione: Aica Cinematografica, American International Pictures,
Corona Filmproduktion, Etablissement Sargon; durata: 102'.
Sade, rinchiuso in carcere, scrive un romanzo sulle vite parallele di due
giovanissime sorelle. Rimaste orfane e costrette ad abbandonare il convento
dove studiano, Juliette fa fortuna abbracciando il libertinaggio, Justine
passa il tempo a salvaguardare la propria virtù. Il film di Franco si
colloca a metà strada tra il filone softcore, in quegli anni ai primi
albori, e la lettura ricercata di un romanzo in odore di scandalo.

ore 19.00
L'âge d'or (1930)
Regia: Luis Bunuel; soggetto e sceneggiatura: L. Bunuel, Salvator Dalì
interpreti:; produzione: il visconte di Noailles; durata: 60', versione
originale con sottotitoli inglesi.
Opera seconda di Bunuel, narra l'amour fou di una coppia destinata a non
consumare mai la propria passione. Ricco di simboli tipici della poetica
surrealista, il film fece scandalo per gli accostamenti irriverenti e le
immagini considerate inaccettabili. Censurato e ritirato dai cinema dopo
pochi giorni di proiezione, fu ripresentato al pubblico soltanto a partire
dal 1950.

a seguire

La Voie lactée (La via lattea, 1968)
Regia: Luis Bunuel; soggetto e sceneggiatura: L. Bunuel, Jean-Claude
Carrière; interpreti: Laurent Terzieff, Paul Frankeur, Alain Cuny, Michel
Piccoli; produzione: Greenwich Film, Fraia Film; durata: 92', versione
italiana.
Due vagabondi, in viaggio verso il santuario di Santiago de Compostela,
ripercorrono la storia del Cristianesimo. Strani incontri con personaggi dai
contorni di fantasia o realmente esistiti, offrono l'occasione per
dissertazioni dal carattere filosofico. Sulla loro strada anche il marchese
de Sade.

giovedì 18 novembre
ore 17.15
Marquis de Sade: Justine (replica)

ore 19.15
Salò o le 120 giornate di Sodoma (replica)

ore 21.30
Dropout (1970)
Regia: Tinto Brass; soggetto e sceneggiatura: T. Brass, Franco Longo;
interpreti: Vanessa Redgrave, Franco Nero, Gigi Proietti; produzione: Colt
produzioni cinematografiche, Medusa, Lion film; durata: 109'.
Londra, 1970. Una ricca signora, rapita da un italiano fuggito da un
manicomio, discende tutte le scale sociali fino a mischiarsi con i barboni.
Elogio della degradazione come riscoperta dei piaceri della mente e del
corpo.

venerdì 19 novembre
ore 17.30
Dropout (1970)

ore 19.30
Contes immoraux (I racconti immorali di Borowczyk, 1974)
Regia: Walerian Borowczyk; soggetto: tratto da "La marée" di André Pieyre de
Mandiargues; sceneggiatura: W. Borowczyk; interpreti: Charlorre Alexandra,
Florence Bellamy, Lorenzo Berinzi, Fabrice Luchini; produzione: Argos Film,
Syn-France Enterprises; durata: 105'.
Composto da un cortometraggio e quattro episodi, il film evoca atmosfere
erotiche e situazioni punitive. Solo uno dei frammenti, del resto, è
realmente ispirato al testo di André Pieyre de Mandiargues, mentre gli altri
attingono a piene mani all'universo di Sade.

ore 21.30
Sinfonía erótica (Sinfonia erotica, 1980)
Regia: Jesus Franco; soggetto: dai racconti di Sade; sceneggiatura: J.
Franco; interpreti: Lina Romay, Armando Borges, Albino Graziani, Fernando
Pereira; produzione: Barcino Barcino Films, Estudio 8, Tritón; durata: 91'.
Ispirato ad alcuni racconti dello scrittore, il film squaderna l'intero
immaginario sadiano: mogli costrette al vizio, suore in pericolo, amicizie
maschili sospette, piaceri voluttuosi e sofferenze non meno incandescenti.
Ma la regia di Franco è tutto meno che sfrontata: pizzi e merletti, spesse
tende, fogliame e fiori velano quanto c'è da velare, lasciando spazio
all'immaginazione.

sabato 20 novembre
ore 17.30
Sinfonía erótica (replica)

ore 19.30
Contes immoraux (replica)

ore 21.30
Reazione a catena – Ecologia del delitto (1971)
Regia: Mario Bava; soggetto: Gianfranco Barberi, Dardano Sacchetti;
sceneggiatura: M. Bava, Joseph McLee, Filippo Ottoni; interpreti: Claudine
Augier, Luigi Pistilli, Laura Betti, Leopoldo Trieste; produzione: Nuova
linea; durata: 90'.
Omicidio chiama omicidio. All'inizio, la morte violenta di un'anziana
paralitica. L'ambientazione, una baia marina isolata e fuori stagione,
acuisce paure e sotterranee violenze. Thriller teso con improvvisi accenti
di nera ironia, Reazione a catena è fortemente impregnato di quel sadismo
che valse a Bava non poche accuse.

domenica 21 novembre
ore 17.30
L'âge d'or (replica)

a seguire
La Voie lactée (replica)

ore 21.00
Sade (2000)
Regia: Benôit Jacquot; soggetto: ispirato al romanzo "La Terreur dans le
bouduoir" di S. Bramly; sceneggiatura: Jacques Fieschi, Bernard Minoret;
interpreti: Daniel Auteil, Jeanne balibar, Grégoire Colin; produzione:
Alicéléo, Cofimage 11, Le Studio Canal+, TF1 Films Productions; durata:
100'.
Ritratto dell'artista da maturo, quando stanco e ammalato, rinchiuso nel
manicomio di Picpus, incontra la giovane Emilie. Diviso tra il desiderio di
salvarla e quello altrettanto intenso di condurla alla perdizione, Sade fa i
conti con se stesso e i propri fantasmi.

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