Salvatore Piscicelli è morto
Il grande regista napoletano de Le occasioni di Rosa ci ha lasciati ieri a Roma a 76 anni. Il suo ultimo film, Vita segreta di Maria Capasso, è del 2019
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Se n’è andato ieri, a Roma, a 76 anni, Salvatore Piscicelli, cineasta, scrittore e critico cinematografico napoletano le cui opere furono di grandissima ispirazione per la cosiddetta scuola dei “vesuviani” dei vari Martone, Gaudino, Corsicato. La prima regia di Piscicelli è del 1976 con il documentario La canzone di Zeza, ma a farlo diventare di culto è già il suo primo lungometraggio di finzione, Immacolata e Concetta (1979) con Ida Di Benedetto. Due anni dopo uno dei suoi film più celebri e belli viene presentato in concorso alla Mostra di Venezia: si tratta de Le occasioni di Rosa, ambientato a Secondigliano all’indomani del terremoto dell’Irpinia. La terza regia è del 1985, con il musical Blues Metropolitano.
Fino al suo ultimo film del 2019, Vita segreta di Maria Capasso, o nei suoi romanzi, Piscicelli ha continuato a sperimentare linguaggi, forme di racconto, espedienti narrativi e formali (come in Quartetto o Alla fine della notte).