The Watchers. Loro ti guardano, di Ishana Night Shyamalan

Dal romanzo di A.M. Shine, è pieno di riferimenti al cinema del padre ma che indica già chiaramente la strada che percorrerà. Al di là delle sue inevitabili imperfezioni, ad averne di esordi così.

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Ad occhi aperti. Scorrono come sovrapposti quelli di Cole di The Sixth Sense. Il sesto senso e quelli di Mina in The Watchers. Loro ti guardano. Il primo ha nello sguardo la ‘luccicanza’ con le inquietanti visioni del passato, la ragazza invece è come se non avesse mai dormito dal tragico evento che le ha sconvolto la vita. Shyamalan padre produce l’esordio della figlia Ishana, anche co-sceneggiatrice assieme all’autore del romanzo omonimo A.M. Shine e che è stata già produttrice e regista di sei episodi della serie tv Servant. Ma il legame tra il loro cinema è molto più profondo, quasi sanguigno, una specie di eredità. Il libro dalle tinte horror fantasy da cui il film è tratto viene come ricreato attraverso immagini che hanno le forme di dipinti, che dietro le inquadrature apparentemente vuote nascondono invece qualcosa: un’ombra, una presenza nascosta, un rumore improvviso, un dettaglio inquietante.

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Mina è un’artista che non si è mai ripresa dalla morte della madre avvenuta 15 anni prima. Mentre è partita in auto da Galway  assieme al suo pappagallo giallo Darwin, si perde in u’oscura foresta dell’Irlanda del Nord. Il suo telefono perde il segnale e l’auto si spegne all’improvviso. Quel luogo non sembra esistere in nessuna mappa. Mina si addentra e trova altre persone intrappolate in un covo: Madeline, Ciara e Daniel. Assieme a loro non riesce più a uscire da questa specie di bunker e scopre che nella foresta ci sono delle misteriose e pericolose creature che osservano lei e gli altri senza però essere viste e che arrivano la sera dopo il tramonto e restano lì fino a quando sorge il sole. Chi sono? E soprattutto, cosa vogliono?

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È scontato e banale il riferimento al cinema di M. Night Shyamalan, soprattutto a The Village che sembra essere il riferimento più diretto con le mostruose creature che infestavano una foresta di un villaggio della Pennsylvania. Meno prevedibile è invece quello al tono lugubre di Burton di Il mistero di Sleepy Hollow, soprattutto nel modo di filmare uno spazio senza uscita con i suoi ‘punti di non ritorno’. Ishana Shyamalan punta sull’eredità del genere e a un pubblico di riferimento più giovane a cui The Watchers è indirizzato, senza porsi il problema della sua destinazione, che sia il cinema o la piattaforma streaming. Costruisce un’atmosfera opprimente, trova intuizioni azzeccate di immagini allo specchio dove i primi piani del volto di Dakota Fanning hanno un’intensità bergmaniana nel modo in cui lo sguardo della cineasta entra nella testa della protagonista. Mina vive un incubo e la sua realtà viene soggettivamente vissuta come un’allucinazione a cominciare dal modo in cui guarda gli altri personaggi, a cominciare da Madeline, che potrebbero essere anche personali deformazioni soggettive come il flashback dell’incidente d’auto da bambina.

L’esordiente cineasta indovina un grande inizio, tiene bene per buona parte della sua durata e arriva a corto di energie solo sul finale in cui forse ha bisogno di spiegare troppe cose insistendo soprattutto sulla storia del rapporto tra le fate e gli umani. Però il suo è un film che sa anche smarcarsi dalle tante trappole a cominciare da quelle del paragone paterno di cui non rinnega le influenze ma cerca anche una sua strada. Per questo la dimensione gotica (la barca nel lago di notte) viene filtrata attraverso tutte le passioni cinefile, letterarie e pittoriche della regista e, anche nei lampi intermittenti, già lascia il segno di un cinema che già indica la propria strada da percorrere e disegna le traiettorie delle proprie linee di confine. Al di là delle sue inevitabili imperfezioni, ad averne di esordi così.

 

Titolo originale: The Watchers
Regia: Ishana Night Shyamalan
Interpreti: Dakota Fanning, Georgina Campbell, Olwen Fouéré, Oliver Finnegan, John Lynch, Siobhan Hewlett, Alistair Brammer, Hannah Dargan, Emily Dargan

Voce: Joel Figueroa
Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia
Durata: 102′
Origine: USA, 2024

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3.5
Sending
Il voto dei lettori
3.5 (2 voti)
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