Twisters, di Lee Isaac Chung

Un requel a tutti gli effetti e lo schema della trama non si distacca molto dal prototipo di de Bont. Ma qualche sfumatura poetica del midwest lo porta un po’ oltre il terreno del blockbuster ludico

--------------------------------------------------------------
BANDO BORSE DI STUDIO IN CRITICA, SCENEGGIATURA, FILMMAKING

--------------------------------------------------------------

Twister di Jan de Bont è stato uno degli esempi più eclatanti di quella serie di blockbuster visivamente imponenti che hanno riempito le sale durante i nineties. Non era un caso che fosse prodotto da Steven Spielberg e fosse a pieno titolo un film che il regista avrebbe diretto volentieri di persona. Del resto, era un periodo in cui il cinema si poneva continuamente l’ambizione di sfruttare l’inarrestabile corsa al green screen per aumentare il livello di entertainment. Una sfida continua ai limiti del visibile di quell’epoca su cui la sua firma campeggiava molto spesso, direttamente o indirettamente.

--------------------------------------------------------------
OFFERTA DI LUGLIO SULLO SHOP DI SENTIERI SELVAGGI!

--------------------------------------------------------------

Così, non è sorprendente scoprire che anche Twisters fa i conti con questo retaggio. La sua nuova operazione produttiva è speculare a quella che un decennio fa lo spinse a sostenere il progetto di Jurassic World di Colin Trevorrow. Il ritorno ad Isla Nubar usava tutta la potenza della CGI per ridicolizzare i primi ed incerti movimenti digitali dei dinosauri di Jurassic Park. Il cineasta sente ancora una volta il bisogno di tirare le somme ma la sua riflessione non riguarda tanto il confronto tra gli strumenti del cinema di adesso e quelli di allora. Infatti, il prodigio della ricostruzione del tornado non è stato reso obsoleto da un’animazione più efficiente ma dalla diffusione virale di migliaia di video reali in presa diretta.

----------------------------
UNICINEMA QUADRIENNALE:SCARICA LA GUIDA COMPLETA!

----------------------------

Twisters accetta questa posizione subordinata e non cerca nemmeno di ribaltare la gerarchia. Invece, si potrebbe dire che abbraccia questa prospettiva superiore e lo esalta con l’aiuto degli strumenti narrativi specifici del suo medium. Gli audaci youtuber che attraversano le pianure dell’Oklahoma a caccia di qualche leviatanico evento naturale sono arroganti ma sono anche spericolati. La loro fame di notorietà li spinge sempre più vicino all’occhio del ciclone ma la loro indole anarchica gli fa comprendere la sua forza brutale molto più di qualsiasi rappresentazione iperreale. Per questo, l’esperienza visiva non è l’unico elemento del film e forse non è nemmeno quello preponderante.

Twisters è un requel a tutti gli effetti e lo schema della trama non si distacca molto dal prototipo. Un trauma primario consegna alla protagonista l’ossessione per un esperimento da svolgere dentro ad un tornado. Ogni suo tentativo scientifico è il pretesto per scatenare la furia distruttrice. Sulla carta, la sceneggiatura di Mark L. Smith non sembra offrire molte varianti rispetto ad una struttura elementare, al servizio del movente spettacolare. Forse, solo un inevitabile aggiornamento ai pericoli del cambiamento climatico. Tuttavia, Twisters ha un fascino che va oltre il blockbuster ludico e gran parte del merito deve essere attribuito a Lee Isaac Chung. Probabilmente, la scelta di affidargli un budget da duecento milioni di dollari nasce dal sorprendente successo di un piccolo film come Minari.

Il racconto della sua infanzia passata nella campagna dell’Arkansas è stato fondamentale per fissare l’ambientazione dell’Oklahoma oltre il luogo comune della musica country. Il suo tocco nel rappresentare i paesaggi e la sua sincerità nel definire le relazioni dei personaggi secondo i sentimenti e i valori locali sono incisivi nell’economia del film. Il regista riesce a farli sviluppare anche nel breve spazio che gli viene concesso tra un passaggio catastrofico e l’altro. Il cowboy che cavalca i tornado sarebbe stato accettato come una divertente ma stucchevole rilettura di un cliché hollywoodiano. Invece, lo spettatore viene lentamente calato nel suo contesto culturale e alla fine viene convinto dei suoi nobili intenti.

Glen Powell ha chiaramente in testa il modello dell’addestratore di dinosauri reso popolare da Chris Pratt e riesce a ricalcarlo in modo convincente. Tuttavia, il suo cacciatore di cicloni non è solo sfrontato e spassoso ma ha anche una personalità autentica. Si potrebbe dire lo stesso di Daisy Edgar-Jones e del suo ben celato modo di fare del midwest. L’innegabile alchimia tra i due è il risultato non solo del loro talento ma anche della pertinenza dello scenario che il regista gli offre. L’eventuale successo del film sarebbe il trampolino di lancio definitivo della loro carriera e Lee Isaac Chung dovrebbe essere almeno ringraziato.

Le qualità della giovane attrice sono ancora più evidenti, se si considera la sua evidente origine britannica. Ovviamente, Twisters si propone di delineare un nuovo personaggio femminile che sia il più possibile autosufficiente. La sua audace meteorologa sul campo è molto credibile ma non mette mai il messaggio di emancipazione davanti al personaggio. Kate Cooper deve imparare a non essere salvata come le era tragicamente successo cinque anni prima. Tuttavia, il suo percorso non rinuncia addirittura ad una sobria e cortese love-story e suggerisce al pubblico che non è mai troppo tardi per un finale come ai vecchi tempi.

 

Titolo originale: Twisters
Regia: Lee Isaac Chung
Interpreti: Daisy Edgar-Jones, Glen Powell, Anthony Ramos, Maura Tierney, Harry Hadden-Paton, Brandon Perea, Sasha Lane, Daryl McCormack, Kiernan Shipka, Nik Dodani, David Corenswet, Tunde Adebimpe, Katy O’Brian, David Born, Laura Poe, Austin Bullock, Stephen Oyoung
Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia
Durata: 117’
Origine: USA, 2024

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3.5
Sending
Il voto dei lettori
4 (1 voto)
----------------------------
SCUOLA DI CINEMA TRIENNALE: SCARICA LA GUIDA COMPLETA!

----------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative