UFO Sweden, di Crazy Pictures

Stranger Things incontra X-Files in questo successo scandinavo. Tra tensione, azione e coraggio. In Asteroide + Mèliés Competition al Trieste Science+Fiction Festival

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UFO Sweden è stato il film d’apertura della 23° edizione del Trieste Science+Fiction Festival. Ispirato ad una vera società investigativa sugli UFO in Svezia, il film è realizzato dal collettivo cinematografico svedese Crazy Pictures. Cinque anni fa il giovane collettivo di Norrköping ha fatto il suo debutto cinematografico con Den blomstertid som kommer e adesso torna con questa piacevole opera.

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Vincitore della Menzione d’Onore del Next Wave Awards 2023 UFO Sweden si presenta come un ritorno ai film della Amblin Entertainment degli anni ’80 e ’90. Racconta la storia di Denise (Inez Dahl Torhaug), giovane adolescente che trova il suo posto tra i disadattati e tenta in ogni modo di trovare suo padre Uno (Oscar Toringe) scomparso durante un’indagine sugli UFO nel 1988. Denise è convinta che sia stato rapito dagli alieni, una convinzione che si consolida quando l’auto che proprio suo padre stava guidando quella fatidica notte si schianta contro il tetto di un fienile non troppo lontano mentre il cielo si tinge di un rosso ultraterreno.

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Denise si appassiona a questo mondo sin da bambina e continua gli studi di suo padre sulle anomalie meteorologiche e sui campi magnetici terrestri dopo la sua scomparsa. Quando crede di aver individuato il luogo da cui è scomparso suo padre, cerca di chiedere l’aiuto dell’agente di polizia Tomi (Sara Shirpey) – il rapporto che si crea tra le due non può che ricordare quello con Sarah de Il corvo – che ha familiarità con l’adolescente dopo molteplici incidenti con le sue famiglie affidatarie nel corso degli anni. Tomi però è tutt’altro che comprensiva, quindi Denise decide che è ora di andare dai vecchi amici di suo padre all’ufficio UFO Sweden, che ricordano più da vicino i “Lone Gunmen” di X-Files.

Ambientato nel 1996, il Collettivo riesce a ricreare l’epoca in modo sottile, piuttosto che forzare la nostalgia. I personaggi indossano abiti d’epoca e i telefoni cellulari sono rari, ma si astengono dall’aggiungere schizzi di marketing anni ’90 o etichette di prodotti. Laddove la lotta di Denise per apprendere la verità su suo padre è la trama principale di questo film, la sua relazione con i membri della squadra UFO Sweden e Tomi, è la trama secondaria e la forza trainante dietro l’alto livello di emozione che di viene a creare.

Il personaggio di Denise fa rivivere i sogni del dipartimento disilluso, spronandoli all’azione, risvegliandoli da un’anedonia in cui non si erano resi conto di essere caduti. Ma è attraverso l’esplorazione della loro capacità di fidarsi l’uno dell’altro che vengono messi in atto tutti gli altri punti della trama e l’asse emotivo fondamentale che porta avanti la storia: ovvero, la fiducia nell’altro. Non perdere il contatto tra cielo e Terra, connettersi al proprio bambino interiore ed incoraggiarlo ad uscire fuori per giocare, ma soprattutto per guarire, tra le note di “Forever Young” di Alphaville.

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