Il suo ultimo Perfect Days è rimasto a secco nel palmares degli Oscar 2024, ma è comunque uno dei film più amati in sala dal pubblico italiano di questa stagione: e se vi dicessimo che non si tratta della prima volta in cui Wim Wenders ha utilizzato l’iconica ballata dell’amico Lou Reed per un suo film? Le note di Lou Reed hanno riecheggiato spesso nel cinema del regista tedesco, da Fino alla fine del mondo a Soul of a man, e Perfect Day faceva capolino già in apertura di Les beaux jours d’Aranjuez, il film presentato in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia del 2016 e poi scomparso dai radar delle distribuzioni e dei canali (streaming, home video) italiani.
C’è qualcosa che rende ipnotico il fascino dell’ultima fase della filmografia del regista, basta focalizzarsi sugli spazi, sui vuoti, sui volumi dell’immagine che il cineasta oramai scolpisce all’incrocio delle prospettive, un respiro vertiginoso in grado di far dialogare le distanze tra gli oggetti, i corpi, i personaggi, l’obiettivo e lo sguardo, l’autore e le proprie creazioni, l’arte e il mondo.
Ripercorriamo insieme i bei giorni perfetti di Wim Wenders venerdì 15 marzo alle h 20:30 nella nostra sala di via Carlo Botta 19 a Roma, con la proiezione di un inedito scritto da Peter Handke in versione originale con sottotitoli in italiano, a ingresso gratuito con prenotazione A QUESTO LINK

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FILM INEDITO di Wim Wenders
venerdì 15 marzo h 20:30
Sentieri Selvaggi, via Carlo Botta 19 a Roma
PRENOTATI QUI

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