Un oggi alla volta, di Nicola Conversa

Pesca a piena mani dal proprio filone di appartenenza e prova ad arricchirlo con riferimenti cinefili vari, ma finisce imbrigliato dalle ormai insostenibili “regole di genere”.

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Che il mondo social rappresenti oggi una porta d’accesso privilegiata per grande e piccolo schermo non è certo una novità. Da qualche anno riflettiamo infatti sul fenomeno generazionale rappresentato dai Me contro Te, protagonisti nel 2024 dell’ennesimo lungometraggio campione d’incassi. E, negli scorsi mesi, abbiamo avuto modo di ragionare del cammino seriale intrapreso dallo storico gruppo The Jackal: nato e cresciuto su Youtube prima di approdare sui remunerativi lidi di Prime Video. Un oggi alla volta, commedia sentimentale nostrana con protagonista l’instagrammer e tiktoker Tommaso Cassissa – in arte tommycassi – vede invece il ritorno in cabina di regia di Nicola Conversa, membro di un altro collettivo comico partito da video-gag, i Nirkiop, e recentemente salito agli onori della cronaca per aver diretto il cortometraggio La bambola di pezza, presentato a Venezia nel settembre 2022.

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Se l’opera con Mariasole Pollio e Giancarlo Commare – nonché con lo stesso Cassissa – affrontava il delicato tema del grooming (l’adescamento online perpetrato da un cyber predatore nei confronti di una vittima inconsapevole), Un oggi alla volta cambia decisamente registro. La storia di Marco, timido ragazzo anti-tecnologico che entra in contatto con Aria e la sua malattia degenerativa – tra riso, pianto e riflessioni esistenziali che ne segnano l’amicizia e l’inevitabile innamoramento – si inserisce infatti all’interno di uno specifico filone che, specie negli ultimi anni, ha sempre riscosso un notevole successo. Da I passi dell’amore a Colpa delle stelle, da A un metro da te a Bianca come il latte, rossa come il sangue; Conversa pesca a piene mani dall’immaginario creato dai suoi predecessori, ma tenta al contempo di arricchire il paradigma attraverso richiami alla commedia slapstick e omaggi cinefili. Nel Marco di Cassissa ritroviamo infatti gli ideali del Leo di Filippo Scicchitano, ma anche la goffa simpatia del Luca Molinari di Notte prima degli esami; e il contesto scolastico pre-maturità, accompagnato dal cognomen-omen del protagonista Martinelli sono evidentemente qualcosa in più di una strizzata d’occhio al cult di Fausto Brizzi del 2006.

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Le buone idee del film, tra le quali la frenetica sequenza del primo appuntamento e il desiderio di presentare un main character avulso dalle dinamiche social (in chiara opposizione al successo e alla riconoscibilità dell’attore chiamato a interpretarlo), finiscono però per rimanere imbrigliate dalle claustrofobiche – e ormai per certi versi insostenibili – regole di genere. Tra una sdolcinata e quasi forzata ricerca del medical-drama e l’insistenza su frasi da cioccolatino che, anche nello spirito del target di riferimento dell’opera, fatichiamo a non definire cringe.

Così, sebbene il regista cerchi in più di un frangente di spostare il focus, muovendosi dalla storyline principale alle vicende legate ai comprimari (madre, fratello e migliore amico di Marco in primis), Un oggi alla volta collassa sotto il peso di una già problematica eredità che, nonostante gli sforzi, fatica ad aggiornare e rielaborare in modo convincente. Con buona pace di leggi della fisica, canzoni e lacrime facili. Alla ricerca di quell’emozione perduta, smarrita nello scrolling compulsivo tra un dramma adolescenziale e l’altro.

Regia: Nicola Conversa
Interpreti: Tommaso Cassissa, Ginevra Francesconi, Francesco Centorame, Katia Follesa, Cesare Bocci, Edoardo Pagliai, Marilù Pipitone, Elisabetta De Palo, Federica Pagliaroli
Distribuzione: Vision Distribution
Durata: 101′
Origine: Italia, 2024

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
2.2
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Il voto dei lettori
3.4 (5 voti)
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