VENEZIA 67 – “Questo è il primo film che parte da una mia iniziativa”. Incontro con Monte Hellman
Monte Hellman. In concorso con Road to Nowhere. Capolavoro assoluto: una implosione di cuore, tecnica e teoria. Dentro/fuori di una leggenda del sottobosco statunitense. È la storia di un giovane regista che suo malgrado si trova invischiato in una affare losco e pericoloso. Intento a girare un film importante sua una storia vera con morti e segreti politici, sembra di rivivere atmosfere hitchcockiane, in cui c’è un continuo e misterioso balletto di identità nascoste, velate, contraffatte
Ritorna dopo 22 anni alla regia uno dei più grandi autori del cinema indipendente americano, Monte Hellman. In concorso con Road to Nowhere. Capolavoro assoluto: una implosione di cuore, tecnica e teoria. Dentro/fuori di una leggenda del sottobosco statunitense. A Venezia è stato nel 1992 con Iguana, nella sezione Orizzonti. È la storia di un giovane regista che suo malgrado si trova invischiato in una affare losco e pericoloso. Intento a girare un film importante sua una storia vera con morti e segreti politici, sembra di rivivere atmosfere hitchcockiane, in cui c’è un continuo e misterioso balletto di identità nascoste, velate, contraffatte. Nel cast, Dominique Swain, Shannyn Sossamon e anche l’italiano Fabio Testi.
Nella mia carriera ho sempre fatto film su commissione e secondo i progetti che mi presentavano. Questo è il primo caso in cui ho deciso di lavorare su una mia idea, senza aspettare proposte esterne. Questo è il primo film che ho davvero scelto di girare.