Il film più atteso all’81ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica è arrivato. Joker: Folie à Deux, sequel di Joker del 2019, viene presentato questa sera in anteprima mondiale. Il regista Todd Phillips e le star protagoniste, Joaquin Phoenix e Lady Gaga, ne hanno parlato stamattina in conferenza stampa.

Il primo film, cinque anni fa, vinse il Leone d’Oro e due Oscar, oltre a diventare il film vietato ai minori di maggiore incasso della storia (almeno fino all’arrivo, lo scorso luglio, di Deadpool & Wolverine). Inutile dire, quindi, che Joker: Folie à Deux si porta dietro un carico di aspettative non indifferente. Todd Phillips stesso ha ammesso, fin da subito, di essere “piuttosto nervoso per questo film. Credo che sia molto più facile arrivare come il ribelle piuttosto che the il vincitore in carica”. Del resto, però, essere di nuovo a Venezia “sembra la cosa giusta. Venezia ci sta molto a cuore, non solo per aver vinto il festival l’ultima volta, ma anche per come il film è stato trattato”.

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All’epoca dell’uscita di Joker, gli stessi Phillips e Phoenix non sembravano inclini a realizzarne un seguito. Cosa li ha spinti, quindi, a cambiare idea? “Per quanto riguarda questo film e il nostro lavorare insieme, so che Joaquin non per forza farà un sequel, di qualsiasi film si tratti. Scherzavamo spesso sull’argomento mentre facevamo il primo film, ma se volevamo davvero farlo, doveva ‘spaventarlo’ nello stesso modo in cui l’aveva spaventato il primo. Doveva sembrare audace. Quella è stata la nostra direttiva, il come poter fare qualcosa di inaspettato quanto il primo film. Anche se è un sequel”.

Rispetto al predecessore, Joker: Folie à Deux presenta due grosse novità: il personaggio di Harleen Quinzel (o Harley Quinn) interpretato da Lady Gaga, e la presenza di momenti “musicali”. “Io e Joaquin ne parlavamo di continuo sul set del primo film”, sostiene Phillips. “C’era questa idea che Arthur avesse la musica dentro di sé, e se ricordate, nel film ci sono momenti in cui balla, per una ragione o per l’altra. È un suo modo di esprimere ciò che prova. E la colonna sonora di Hildur Guðnadóttir è quasi un personaggio del primo film. Quindi la musica è sempre stata molto importante. Sembrava il punto di connessione logico. Quindi poi quando abbiamo iniziato a scrivere la sceneggiatura, e ha iniziato a prendere forma con elementi musicali all’interno, abbiamo pensato a Lady Gaga, un’attrice che porta la musica con sé, e ci è sembrata la scelta giusta”.

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Le canzoni scelte per il film provengono tutte da un periodo storico specifico, dovevano essere canzoni appartenenti all’infanzia di Arthur, quando viveva con la madre. “Abbiamo iniziato con degli spunti”, racconta Phoenix, “leggende come Frank Sinatra e Sammy Davis Jr., e inizialmente cercavamo di emularli, prima di dire ‘aspetta un attimo, Arthur non è così. Loro sono ciò che Arthur vorrebbe essere’”.

L’obiettivo, quindi, era “prendere queste canzoni e cercare di farle sembrare specifiche per il personaggio. Far capire che l’unico modo per il personaggio di esprimersi fosse tramite queste canzoni, cantate in questo modo”. Anche per questo motivo, tutte le canzoni del film sono state cantate dal vivo, sul set: “Non solo abbiamo cantato dal vivo, ogni parte della registrazione era dal vivo, non abbiamo cantato con musiche registrate. Abbiamo lavorato con un pianista sul set, quindi ad ogni take veniva fuori una versione diversa della stessa canzone. È stato molto eccitante”.

Nonostante le canzoni e i duetti, Lady Gaga non ritiene che Joker: Folie à Deux sia un musical: “Penso che il modo in cui approcciamo la musica in questo film sia davvero speciale e estremamente stratificata. Non lo definirei necessariamente un musical, in molti sensi è diverso da un musical. La musica è usata per dare un modo ai personaggi di esprimere quello che vogliono dire, perché la scena e il semplice dialogo non è abbastanza. Abbiamo lavorato molto anche sul modo in cui cantiamo. Per me si è trattato di dimenticare la tecnica, dimenticare come respirare, permettere alla canzone di venire fuori da dentro il personaggio. Come ha detto Todd, ha sempre pensato che Arthur avesse la musica dentro di sé, e io volevo aiutarlo a realizzare la sua visione”.

Sul lavoro insieme a Phoenix, invece, ha dichiarato: “È stata un’esperienza completamente diversa dalle precedenti che ho avuto con un attore. Joaquin è incredibilmente libero. Ho imparato che andare sul set avendo già un’idea preconcetta di quello che avremmo fatto era la cosa sbagliata. Penso che abbiamo davvero brillato all’interno del caos. Abbiamo dovuto trovare ogni giorno quale fosse la verità, il momento onesto di ogni scena, e come raccontare una storia che, francamente, vogliamo che siate voi stessi a decidere cosa significa per voi”.

In conclusione della conferenza, il regista ha avuto modo di ribadire i suoi piani per un ipotetico terzo capitolo, o un suo ritorno nel mondo dei cinecomic: “No, per me la storia di Arthur è stata raccontata con questo film. Sul continuare in questo genere credo di no. Ogni cosa che faccio dipende dagli attori con cui posso lavorare o con cui voglio lavorare, e se posso costruire qualcosa su quell’attore. Questi film sono stati costruiti attorno a Joaquin e poi abbiamo introdotto Gaga. Quindi non posso dire sì o no, ma non è tra i miei obiettivi da regista”.

Joker: Folie à Deux uscirà nelle sale italiane il prossimo 2 ottobre.

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