Venezia 81 – Nonostante: incontro con Valerio Mastandrea ed il cast

Il regista, con Giorgio Montanini, Laura Morante, Lino Musella, Justin Alexander Korovkin e lo sceneggiatore Enrico Audenino, hanno raccontato il film d’apertura di Orizzonti a Venezia 81

--------------------------------------------------------------
BANDO BORSE DI STUDIO IN CRITICA, SCENEGGIATURA, FILMMAKING

--------------------------------------------------------------

“Sono contento di aprire la sezione, ma anche di lasciare andare il film, che arriverà al pubblico a marzo 2025. Comincio a sentire che il film diventa meno mio, come invece è stato per tanti anni. Sono curioso e non vedo l’ora”. Esordisce così Valerio Mastandrea nell’incontro a margine della proiezione di Nonostante, suo secondo lungometraggio alla regia dopo Ride, nonché film di apertura del concorso Orizzonti all’81ª edizione della Mostra del cinema di Venezia.

--------------------------------------------------------------
KIM KI-DUK: LA MONOGRAFIA DEFINITIVA!

--------------------------------------------------------------

“Volevamo raccontare una storia d’amore inserendola in un ambiente originale. L’ospedale è un luogo così estremo da essere diventato una metafora e che merita un rispetto tale da non doverlo raccontare. Il film è una storia d’amore, il resto è solo un contesto. Il livello spirituale è quello che deve arrivare, quello clinico non abbiamo voluto metterlo in piedi mai. Il coma è una metafora che rappresenta l’attesa, l’immobilità; l’amore ti mette di fronte ad una vulnerabilità che devi avere il coraggio di affrontare, rompendo quest’attesa. Questo è un film dedicato a coloro che davanti ad una strada trafficata decidono di attraversarla e di non scappare” prosegue poi il regista, qui anche interprete della pellicola.

----------------------------
UNICINEMA QUADRIENNALE:SCARICA LA GUIDA COMPLETA!

----------------------------

A proposito del confronto con La linea verticale, serie tv ideata e diretta da Mattia Torre che vedeva lo stesso Mastandrea nei panni del protagonista ha commentato: “La serie di Mattia aveva una spinta così autobiografica da essere completamente diversa da Nonostante. Poi lui era più ironico, io sono più sentimentale, patetico. Questo è un film molto intimo, ed io non credo che da regista possa prescindere da quest’aspetto.”

Ironizzando sulla scelta di utilizzare una singola parola come titolo, similmente a quanto già accaduto con il suo esordio, il regista ha colto l’occasione per ricordare Claudio Caligari, con cui ha lavorato per L’odore della notte, da attore, e Non essere cattivo, come produttore: “Lui diceva che Marco Ferreri lo chiamava “grande titolista”. Io penso di non averne la capacità. Abbiamo provato a cambiarlo, ma alla fine è rimasto Nonostante. Il titolo deriva da un passo di Angelo Maria Ripellino, in cui parla della sua esperienza in un sanatorio, che mi sembrava rappresentasse bene i protagonisti del film. Anche sul copione i personaggi si chiamavano “nonostante”: non hanno nomi propri, ci sono “Nonostante Giovane”, “Nonostante Veterana” e così via…”

Il film è prodotto anche da Damocle, la casa di produzione recentemente fondata dallo stesso Valerio Mastandrea. “Come suggerisce il nome, il nostro obiettivo è non perdere di vista che, nonostante il nostro sia un mestiere apparentemente frivolo, in realtà abbiamo una responsabilità enorme. Non dobbiamo liberarci da questa responsabilità, ma non dobbiamo neanche essere pesanti. Dobbiamo pensare profondamente alle cose, anche facendo leva sull’intrattenimento. Per ora stiamo lavorando a due opere prime, molto diverse, una molto poetica e l’altra molto dura, e ad una trasposizione di una sceneggiatura di Caligari.”

Il regista ha poi raccontato la scelta di Dolores Fonzi come coprotagonista del lungometraggio: “L’ho conosciuta ad un festival in cui ero in giuria. Le avevamo assegnato il premio alla miglior attrice. Tra di noi attori italiani ci conosciamo tutti, mentre io volevo un elemento che complicasse la questione. Il problema della lingua non era importante, anche perché dei personaggi non sappiamo nulla. Le ho mandato il copione e lei ha accettato.”

A proposito del ritorno a Venezia, ha raccontato: “Da regista è la prima volta. Il ricordo più vicino e profondo è quello legato al film di Caligari – Non essere cattivo, nel 2015 – che qui fu liberato in cielo dopo una lunga trattativa con il direttore per capire in che sezione inserirlo. Quella rimane la nostra Venezia, con Luca Marinelli e Alessandro Borghi giovanissimi. “

Enrico Audenino, cosceneggiatore di Nonostante, ha aggiunto: “Il film si gioca sull’opposizione tra vita e morte. Noi volevamo raccontare una parentesi, una pausa, in cui però succede qualcosa. Il ricordo è un altro tema del film. Il film sembra suggerire che esisti solo se vieni ricordato, ma che al tempo stesso tutto quello che viviamo sfugge al ricordo.”

Tra gli attori presenti (Laura Morante, Lino Musella e Justin Alexander Korovkin), è intervenuto anche Giorgio Montanini: “Io nel film sono l’unico vivo, che devo dire? Nella realtà sono l’unico tra di noi che ha vissuto l’esperienza del coma. Ci sono stato un mese e mezzo e ne sono uscito due mesi prima di girare il film. Quando Valerio mi ha proposto la parte, pensavo mi stesse prendendo in giro”.

----------------------------
SCUOLA DI CINEMA TRIENNALE: SCARICA LA GUIDA COMPLETA!

----------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative